ACCOGLIERE CIO’ CHE C’E’ NEL MONDO INTERNO!

ACCOGLIERE CIO’ CHE C’E’ NEL MONDO INTERNO!

 

ACCOGLIERE CIO’ CHE C’E’ NEL MONDO INTERNO! NON COMBATTERE CON COSA C’E’! OSSERVARE IL CLIMA DI GIUDIZI E PRETESE CHE CIRCOLA NEL MONDO INTERNO.

 

Si tratta di alcune linee guida parallele dell’atteggiamento mentale sviluppato dalla mindfulness. Affronteremo il tema nella pratica dell’incontro del gruppo MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA che si ritrova tutti i mercoledì dalle ore 19 alle ore 20, 30 presso il Centro Studi Hansel e Gretel. Meditazione sul momento presente e sul respiro.

Abbiamo due compiti: a) seguire la consegna che invita ad ancorarsi al momento presente, alla postura e al respiro e b) contemporaneamente accettare e osservare benevolmente ciò che disturba la consegna. Il secondo compito nella fase iniziale dell’apprendimento è più importante del primo. Il primo compito, quello di imparare ad orientare e a mantenere il pensiero sul respiro e poi via via sulle sensazioni corporee, sulle percezioni, sulle emozioni, sui pensieri è certamente fondamentale. Ma deve essere un compito da perseguire con flessibilità. Siamo spesso abituati invece a perseguire i compiti con rigidità, con un senso del dovere intransigente ed idealistico, che consideriamo naturale.

Il secondo compito richiede un approfondimento ed una sottolineatura. Il secondo compito è quello di accettare ed osservare benevolmente ciò che interferisce con il compito dell’attenzione al momento presente e al respiro. Accettare ed osservare benevolmente il clima di ostilità interna e tentare di non alimentarlo, accettare ed osservare benevolmente ciò che distrae, accettare ed osservare benevolmente il pullulare di giudizi negativi verso se stessi, pretese e svalutazioni interne che si accavallano, accettare ed osservare la tentazione ricorrente di affannarsi anche con la meditazione a ricercare risultati, a compiere sforzi che producono tensione alla ricerca di un comportamento ideale, magari di un comportamento meditativo ideale.

Quando la meditazione “non riesce”, si può farla riuscire accettando e osservando il disagio così com’è evitando di amplificarlo con considerazioni circa la propria incapacità, accettando e osservando la confusione così com’è, evitando di accrescerla con squalifiche e giudizi contro se stessi. Quando c’è uno stato di impasse, di difficoltà emotiva o mentale diventa prioritario evitare di ingigantire il malessere con un senso di autocritica controproducente.

Quando c’è una rissa non sempre è possibile fermarla. Ma la cosa da evitare assolutamente è quella di intervenire all’interno della rissa con l’illusione di fermarla. L’effetto sarà l’esatto contrario: la rissa diventerà più pericolosa.