Autobiografia ed intelligenza emotiva

Autobiografia ed intelligenza emotiva

Dispensa del Centro Studi Hansel e Gretel n° 23
a cura di Roberto Bianco, Anna Maltese

L’attività autobiografica possiede un fascino che si manifesta con piena evidenza nelle reazioni entusiaste della maggior parte delle persone a cui viene proposta. Si nota l’apertura di una prospettiva o forse solo di un desiderio: quello di scrivere di sé attribuendo a questa prospettiva una notevole piacevolezza, oltre che utilità.

Certamente tale fascino è legato all’interesse che ciascuno nutre per se stesso e alla consapevolezza di possedere gli strumenti imprescindibili per un’attività autobiografica: memoria e scrittura.

Ciò che desta interesse e stupore è che di qualunque tipo e durata sia l’attivazione autobiografica, essa avrà come risposta dei contributi, siano essi orali o scritti, di evidente autenticità. Si possono forse omettere degli elementi o evidenziarne degli altri, ma non accade mai che venga millantata un’identità inesistente: troppo preziosa appare a ciascuno la possibilità di prendere la parola sulla propria vita, troppo invitante la speranza di dare un senso rinnovato alla propria esistenza, in un contesto in cui proprio la biografia dei singoli individui viene messa al centro dell’interesse generale.

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