Di cosa ci occupiamo

Il Centro Intelligenza del Cuore è una associazione dalla parte dei bambini composta da psicologi, psicoterapeuti, insegnanti e operatori minorili.

 

L’Associazione persegue finalità di prevenzione, assistenza, cura e solidarietà nei confronti delle persone portatrici di disagio; di promozione e di elaborazione culturale per sollecitare la comunità adulta ad una maggiore vicinanza – psicologica ed operativa – nei confronti dell’infanzia, intesa come dimensione esterna ed interna all’adulto. L’Associazione vuol favorire risposte efficaci ai problemi della sofferenza psichica, della devianza mentale, sociale, comportamentale, della violenza (fisica, sessuale, psicologica ed istituzionale) ai danni dei minori, delle donne e più in generale ai danni di tutti i soggetti deboli.

 

Su questi temi il Centro lavora con progetti di intervento, riflessione, formazione, di sensibilizzazione con istituzioni, gruppi di lavoro ed individui.

 

ADOLESCENZA
È una fase fortemente critica, carica di tensioni e sollecitazioni al cambiamento. Soprattutto per i genitori, costretti a prendere atto che i figli non sono più bambini e che loro stessi procedono nel ciclo biologico e che pertanto hanno bisogno di modificare il proprio atteggiamento verso i figli adolescenti (per rispettarne l’autonomia e favorirne la responsabilità), ma anche verso se stessi e verso nuovi obiettivi e compiti di sviluppo della propria vita.

ADOZIONE
È una sfida carica di rischi che richiede una grande capacità di amore e di accettazione. Accettazione positiva dei limiti della propria capacità di procreare, accettazione amorevole del passato del bambino, accettazione fiduciosa delle difficoltà del percorso adottivo.

ADULTO
È un soggetto che ha un sacco di problemi, molti dei quali derivano dal fatto che ha dimenticato di essere stato bambino. E dal fatto di ignorare che la parte sofferente e non ascoltata della sua infanzia è ancora viva dentro di lui.
Per imparare ad ascoltare e ad aiutare i bambini deve egli stesso essere ascoltato ed aiutato.

AFFIDAMENTO
È un impegno di aiuto e di solidarietà di una famiglia verso bambini e adulti, in seria difficoltà. È una grande risorsa sociale scarsamente valorizzata, perché la cultura dell’immagine e dell’appropriazione narcisistica dei figli predomina sulla cultura dell’aiuto e della solidarietà verso i bambini.

AGGRESSIVITÁ
È parola che deriva dal latino ad gradior che vuol dire “cammino in avanti”. L’aggressività è indispensabile per camminare in avanti. Certo occorre valutare quando è necessaria per camminare in avanti, per crescere e per difendersi e quando invece non serve affatto per la crescita, è dannosa e distruttiva per sé e per gli altri

ANORESSIA
È un grave disturbo alimentare. Il rapporto con il cibo è alterato, perché è alterato il rapporto con la vita e con le figure genitoriali. Invece del cibo l’anoressica ha fame di qualcos’altro: affetto, accettazione, dialogo autentico, autostima realistica, comprensione delle dinamiche familiari e padroneggiamento di sé.

ASCOLTO
È una risorsa scarsa in famiglia e nelle istituzioni educative .. È la capacità di aprire almeno una porticina della nostra mente per farvi entrare il problema e la comunicazione dell’altro. Le operazioni fondamentali dell’ascolto sono l’accettazione del bambino così com’è, la disponibilità mentale e di tempo, la vicinanza emotiva.

ANSIA
È una reazione segnaletica con cui gli esseri umani percepiscono un qualche pericolo. È pertanto utile se viene accettata, esplorata e capita. Bisogna evitare di farsene sequestrare.

AUTORITARISMO
È uno stile educativo imposto da un genitore che si sente debole e spaventato e fa finta di essere forte e sicuro, facendo sentire deboli e spaventati i suoi figli.

AUTOSTIMA
È l’apprezzamento di sé e del proprio mondo interno, che ricarica le batterie psichiche, che dà colore e sapore alla vita. È la regolazione fondamentale della mente umana quando non s’accompagna ad una sopravvalutazione grandiosa ed irrealistica di se stessi, né ad una negazione dei limiti dell’individuo e della singola esistenza.

AUTOSTIMA REALISTICA
L’autostima realistica non assomiglia all’autosufficienza, non comporta né una svalutazione, né una contrapposizione nei confronti degli altri. È l’energia che consente di relativizzare la dipendenza dagli altri, ma che nel contempo porta ad investire in relazioni affettive significative. È l’amore per la corrente della vita che abita dentro ciascun essere umano, ma che non appartiene al singolo e che procede al di là del singolo.

BAMBINO
È una persona di piccole dimensioni e di grande ricchezza, che oggi più di ieri, tende ad essere valorizzata dalla pubblicità, dalle case produttrici di giocattoli e dalle dichiarazioni giuridiche ed etiche, ma che rischia pur sempre di essere oggetto di disattenzione emotiva, di strumentalizzazione, di violenza.

BULIMIA
Impulso irresistibile a cercare nel cibo il riempimento di una mancanza profonda di amore, di un’ansia dilagante o di una depressione dalle radici antiche.

BULLISMO
È un comportamento di offesa, aggressione e prevaricazione, messo in atto da bambini e ragazzi che hanno bisogno di mascherare la propria fragilità, ai danni di altri bambini e ragazzi ritenuti più fragili. Viene alimentato dalla latitanza degli educatori, dall’incapacità dei genitori e degli insegnanti di affrontare con forza e con intelligenza emotiva la relazione educativa.

CAMBIAMENTO
È qualcosa che non possiamo fermare perché appartiene all’esistenza umana, è connaturato alla condizione umana al corpo umano, che non sono mai statici. Non siamo gli stessi rispetto a 5 anni fa, a 5 mesi fa, a 5 giorni fa, a cinque minuti fa. Il cambiamento ci può spiazzare o deludere, ci può far soffrire se non lo accettiamo, se non impariamo a nuotare nella corrente. Se non lo facciamo nostro amico, migliorando costantemente noi stessi.

CASALINGA (NEVROSI DELLA)
Un modo di scaricare nella costante preoccupazione della pulizia e delle faccende domestiche un’energia femminile che non può esprimersi verso altre mete, meno basate sull’ipercontrollo: più vitali, più creative, più relazionali.

CONSULENZA
È un servizio centrato sul cliente e sui suoi bisogni, sulla particolare richiesta di informazione e di aiuto del cliente, ma anche sulle capacità e sulle risorse del cliente, che sta aspettando qualcuno che sappia – con competenza e fiducia – credere nelle sue possibilità.

COMUNITÁ PER MINORI
Mettere in comune e comunicare. Per fare in modo che i minori siano meno minori. Mettere in comune problemi e risposte efficaci, esigenze istituzionali e clima familiare, competenze educative e competenze psicologiche. Comunicare tra ospiti ed educatori e all’interno dell’équipe, comunicare fiducia e speranza i bambini e, se possibile, alle loro famiglie.

CONFLITTI TRA I GENITORI
Spesso si arriva al matrimonio con un’insufficiente maturità. Spesso la scelta del partner si rivela illusoria. Spesso si è incapaci di esprimere i diversi bisogni, i diversi sentimenti, i diversi punti di vista nel rispetto reciproco. Spesso emerge, in maggiore o minore misura, l’incapacità a rapportarsi con l’alterità, l’incompetenza di entrambi a vivere, a gestire e a mediare i conflitti.

CONVULSIONI
Possono essere di origine organica a seguito di lesioni cerebrali o intossicazioni o di origine psichica come espressione di un conflitto che dalla mente si è trasferito nel corpo. È indispensabile una diagnosi differenziale.

CORPO
Noi non abbiamo un corpo. Noi siamo il nostro corpo. I bambini in particolare sono il loro corpo, parlano con il corpo, comunicano con il corpo. Pediatria, medicina e psicoanalisi concordano nell’affermare che possono avere base psicosomatica enuresi, encopresi, coliche, insonnia, vomito, anoressia, disturbi ad espressione anale, singhiozzo spastico, tic, mal di testa, asma, otiti, bronchiti, disturbi del sonno, anoressia e bulimia.

COPPIA DEI GENITORI
Quando non diventa un luogo di soffocamento o, addirittura, di violenza, quando non si inaridisce in una somma di solitudini e di chiusure, in una circolazione di ricatti, di piccole e grandi sopraffazioni, la coppia può rappresentare una relazione di scambio e contenimento fondamentale per l’adulto e può risultare una struttura feconda( di sentimenti, di pensieri, di progetti. .. ) e costruttiva soprattutto per i figli.

CRESCITA
È una prospettiva che riguarda i primi cent’anni di vita degli esseri umani. A partire dall’esperienza c’è sempre un terreno di apprendimento e di sviluppo di risorse e di capacità per l’essere umano. E a proposito di terreno, si può crescere sempre se c’è un buon giardiniere. Il giardiniere deve essere una figura esterna per una certa fase, ma poi deve diventare una figura interna.

DEPRESSIONE
La tristezza è una reazione emotiva insopprimibile tra gli esseri umani ad esperienze di delusione e di perdita, la depressione è un’alterazione dell’umore verso forme di tristezza profonda che attacca l’autostima e si accompagna ad un’immagine negativa di sé, del mondo e del futuro.

DISTURBO PSICOSOMATICO DEL BAMBINO
Il bambino comunica spesso il proprio disagio attraverso il corpo in diversissime modalità (dal mal di pancia teatralizzato, espressione di un bisogno di vicinanza e di consolazione nei confronti delle figure adulte a vere e proprie sindromi psicosomatiche, conseguenza di intensi conflitti mentali e relazionali che si scaricano sul corpo senza che il bambino o l’adulto attorno a lui ne abbiano consapevolezza ).

DIFFICOLTÁ DI CONCENTRAZIONE
Può avere diverse cause psicologiche. Qualcosa crea conflitto e porta a spasso la mente. La società non aiuta con il suo bombardamento di stimoli che colpiscono e spesso diseducano sia gli adulti, che i bambini e ragazzi. Questa difficoltà merita comunque attenzione perché la concentrazione è una funzione molto importante, con cui possiamo orientare le risorse della mente nelle direzioni più importanti ed utili.

DISTURBI DEL SONNO
La regolazione del sonno è fondamentale per sostenere la vita diurna. Difficoltà di addormentamento, insonnia, sonni agitati, incubi, sono segnali spia allarmanti, a meno che non si tratti di fatti episodici o isolati oppure spiegabili con precise cause fisiche.

DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
Può avere svariate cause, spesso più emotive che cognitive, che vanno individuate caso per caso: sfiducia nei propri mezzi da parte del bambino, problemi pesanti che riempiono la mente, difficoltà a tollerare le ansie e la fatica dell’imparare, solitudine emotiva, pretese eccessive degli educatori. ..

EMPATIA
I bambini ne hanno grande bisogno. È la capacità di fare con la propria mente un viaggio per conoscere quale situazione e cosa può vivere l’altra persona (per es. un bambino). È un movimento esplorativo nella mente dell’altro, restando se stessi e cercando di percepire i sentimenti che può vivere l’altra persona. È un viaggio verso l’alterità del bambino compiuto da un adulto capace di restare se stesso.

FAMIGLIA
Istituzione fondamentale da sostenere e difendere come luogo di sostegno reciproco, di dono e di scambio e come soggetto di iniziativa sociale. Fin tanto che non diventa luogo della violenza più profonda, più distruttiva, più nascosta e mescolata con i legami di attaccamento e di affetto.

FOBIA
È una paura ingigantita che ha con la realtà un rapporto apparente. Si ha per es. una paura estrema, paralizzante, dilagante dei ladri, ma a ben vedere non sono i ladri il problema. Il problema è la pretesa di controllare la realtà, senza ovviamente riuscirci e i ladri rappresentano la realtà che non si riesce a controllare.

FORMAZIONE
È un processo che deve puntare a far crescere globalmente il suo destinatario. Deve sviluppare competenze cognitive, emotive e relazionali. Se così non è, ci si allontana dall’obiettivo costitutivo della crescita e della formazione: si produce allora una de­formazione.

INSICUREZZA
È una condizione che per certi versi caratterizza l’esistenza umana. Ma c’è una sicurezza che può crescere in ogni bambino ed in ogni adulto, una sicurezza che si basa non tanto su cose materiali o figure esterne, bensì sul rapporto con se stessi, con i propri sentimenti, con le proprie speranze e i propri valori: con le fondamenta di una casa interna. Va ricordato che i fondamenti di questa casa sono costruiti dall’ambiente relazionale e familiare dove il bambino cresce.

INTELLIGENZA EMOTIVA
È la strategia vincente per elaborare i problemi nella famiglia, nella coppia, nell’organizzazione del lavoro. È l’intelligenza che si unisce al cuore, il linguaggio adulto che si avvicina a quello infantile. È la capacità di riconoscere e rispettare le proprie emozioni per imparare a controllarle e per aumentare l’empatia.

INTERNET
Non si può eliminare, né vietare agli adolescenti. Non si può fermare il carro della storia con una patetica nostalgia del buon tempo antico. Oltretutto è una grande risorsa. Conviene capirlo. Comprenderne le regole. Insegnare e farsi insegnare. Parlarne. E dare sempre una controllata.

IRREQUIETEZZA
È una tensione mentale e fisica. Può essere indicatrice di energia vitale o può essere il segnale di una mobilitazione dell’organismo di fronte a qualcosa che non fa stare tranquillo il bambino, di fronte a qualcosa che gli crea sofferenza, agitazione o paura, di fronte a qualcosa che merita allora di essere capito.

LUTTO E MORTE
Spesso si lasciano i bambini soli di fronte ai problemi del lutto e del confronto con la morte. Parlare della morte è possibile ed anche salutare. Si pensa che i bambini siano talmente fragili da doverli iperproteggere dal confronto con la morte. In verità condividere i sentimenti del lutto e della paura della morte riduce grandemente in adulti e bambini angoscia, impotenza, depressione.

MALATTIA
Adulti e bambini hanno paura di guardare in faccia la malattia, a pensarla e a metterla in parola. La strada della negazione è la più radicata. Ma si può imparare ed insegnare ad adulti e bambini ad accettare la malattia e a comunicare le emozioni riguardanti la malattia. L’effetto probabile sarà quello di ammalarsi di meno!

MALTRATTAMENTO
Un genitore trasferisce su un figlio la parte negativa, debole, disprezzata di sé. E poi la perseguita, perseguitando il figlio. Per sentirsi positivo e potente. Così nasce oil maltrattamento. L’operazione è inconsapevole, ripetitiva e contagiosa. Si può trasmettere di generazione in generazione. Il bambino si sentirà una merda e diventato adulto costruirà un’immagine compensativa e grandiosa di sé, identificandosi con il proprio genitore e cercherà di far sentire una merda il proprio figlio. .

PEDOFILIA
È una tendenza socialmente diffusa ad usare strumentalmente come oggetto eccitante il corpo del bambino. I pedofili in senso stretto sono coloro che riescono ad eccitarsi solo con i bambini. Ma c’è un’area ben più vasta di persone perbene e normali che all’occasione non esitano ad avere rapporti abusanti con bambini con i quali possono entrare per qualsiasi ragione in contatto.

PERIZIA PSICOLOGICA
La perizia psicologica sulle tematiche minorili richiede grande esperienza e attenzione clinica. Il metodo di svolgimento deve essere a misura del bambino, deve dare voce al bambino. Spesso invece questa perizia segue le procedure rassicuranti del discorso adulto centrico, psicologico o giudiziario. L’approccio puramente tecnicistico e privo di comprensione emotiva non mette certamente il bambino nelle condizioni di esprimere la propria verità.

PREVENZIONE
È la scelta di investire per tempo nell’ascolto del bambino e nella formazione dei genitori, degli educatori e degli operatori, per evitare di far crescere la sofferenza dei più piccoli, per impedire che i bambini non protetti di oggi diventino gli adulti sofferenti o violenti di domani.

PROVOCAZIONE
È un modo sbagliato e carico di protesta e ribellione attraverso cui un bambino o un adolescente esprime bisogni emotivi fondati. Non è saggio rispondere colpo su colpo. Si risponde con la fermezza, con la coerenza, insegnando innanzitutto con la propria testimonianza a rispettare le regole e il senso del limite. E con lo sforzo a comprendere i bisogni emotivi legittimi che portano agli atteggiamenti di provocazione.

PSICOTERAPIA
È la relazione tra due esseri umani, per cercare di accettare. di comprendere ed, almeno in parte, superare, la sofferenza psichica. In questo incontro si può scoprire che il dialogo è curativo e che la mente ha qualità straordinarie di cambiamento, di recupero e di capacità di generare benessere.

PUNIZIONI
Sganciate dall’amore e dal dialogo educativo, le punizioni, con la pressione della paura, possono far modificare in superficie il comportamento del bambino, ma non hanno mai fatto cambiare positivamente nessuno. Sganciate dall’amore e dal dialogo educativo, le punizioni non solo non servono, ma rischiano di essere controproducenti.

RIVALITÁ TRA FRATELLI
È l’indicatore di quanto l’ambiente familiare e i genitori hanno seminato. La disattenzione emotiva verso i figli già nati alimenta la gelosia di questi verso i nuovi arrivati. L’insensibilità, il narcisismo dei genitori, la competitività e la violenza circolanti in famiglia alimentano la rivalità e il distacco tra fratelli. Ciò nonostante talvolta i fratelli riescono ad andare contro corrente sviluppando alleanza e solidarietà tra loro.

SEPARAZIONE DEI GENITORI
È un evento drammatico, talvolta inevitabile, talvolta che si fa fatica ad evitare per l’immaturità di entrambi i genitori. Qualsiasi sia la causa, bisogna fare uno sforzo per guardare alla separazione dei genitori cercando di mettersi dal vertice di osservazione con cui il figlio può sperimentare l’evento. Dal punto di vista particolare del bambino la separazione dei genitori può rappresentare tante cose: il crollo del mondo e delle sue colonne portanti, la paura di essere abbandonato, il senso di colpa per non averlo impedito o, in qualche caso, il senso di liberazione se, ad allontanarsi, è il genitore violento e opprimente.

SCUOLA
É un’occasione spesso sprecata. Anzichè luogo di crescita rischia di diventare un luogo di dispersione di grandi energie e di grandi possibilità dei bambini e degli adulti di sviluppare cultura e socialità, di far crescere competenze cognitive ed emotive. Assiste, a volte con indifferenza o inconsapevolezza, a processi di distruzione dei diritti, degli apprendimenti e dei sentimenti. Ciò nonostante ci sono ancora insegnanti, carichi di esperienza e di sensibilità, e non solo di frustrazione, che ci credono.

SESSUALITÁ
La sessualità coinvolge le giovani generazioni come massima promessa di piacere e di appagamento, ma anche come massimo rischio di insuccesso. Imparare a pensare e a mettere in parola la sessualità nell’educazione o nella coppia non spegne il desiderio sessuale. Il dialogo e la comunicazione, che interagiscono in modo autentico con i bisogni emotivi, affettivi, fisici, possono espandere e proteggere la sessualità.

SOFFERENZA DEL BAMBINO
Affermare che l’infanzia è una età felice è il frutto di un atteggiamento ideologico e superficiale. I bambini sanno mascherare molto bene la sofferenza interiore, che è tanto più intensa quanto più gli adulti sono insensibili nel generarla e tanto più sono sordi e ciechi nel non riuscire ad accorgersene.

SOMATIZZAZIONE E MENTALIZZAZIONE
Ogni fattore sperimentato che supera la capacità mentale del soggetto umano di reggere e di utilizzare lo stress, ogni situazione rilevante e/o prolungata di tensione e di sofferenza non pensabile e non dicibile in un contesto relazionale e comunicativo empatico, ogni esperienza di consistente disagio che non può essere condivisa ed ascoltata da una figura empatica, che non può essere mentalizzata, tende a somatizzarsi.

SPERANZA
Manca radicalmente al depresso. Apertura della mente alla ricchezza del futuro. Apertura fondata su una realtà che già c’è nei confronti di una realtà che non c’è ancora. Non sempre è facile distinguerla dall’illusione e dall’attaccamento al desiderio. Radicalmente diversi sono gli effetti: la speranza dà energia, l’illusione e l’attaccamento al desiderio danno infelicità.

TIC
Movimento rapido, ripetitivo, stereotipato. Forma di disarmonia corporea e sintomo di disarmonia psichica. Può essere un sentimento soffocato (rabbia, angoscia, rammarico, eccitazione sessuale o imbarazzo … ) che trova un modo per riemergere …

TRAUMA
Il trauma psichico è guardare la morte negli occhi. È un’esperienza di radicale impotenza, di improvvisa perdita del controllo sulla realtà. Il soggetto traumatizzato è inseguito dal proprio passato e vive con ansia e disperazione il futuro. Ha un enorme bisogno di ricevere un sostegno pratico, informativo ed emotivo.

TRIBUNALI
La giustizia è un’aspirazione fondamentale dell’essere umano, la cui realizzazione è affidata dalla comunità sociale ad un’istituzione, quella giudiziaria, con cui è bene imparare ad interagire dall’interno e collaborare dall’esterno, per diminuire la sua inevitabile tendenza a non garantire ciò per cui è costituita.

TV E VIDEOGIOCHI.
Divieto di parcheggio. È vietato parcheggiare i bambini davanti alla TV e/o videogiochi per più di un’ora al giorno e per più di due ore nel fine settimana.
Un genitore che non dà limiti e non esercita nessun tipo di controllo sul proprio figlio nell’uso della televisione e dei videogiochi dovrebbe essere informato sui danni che derivano ai bambini da un uso scriteriato di questi mezzi.

UMILIAZIONE
Il comportamento educativo umiliante approfitta di un errore o di una debolezza, per attaccare l’autostima del bambino (per es. ricorrere a nomignoli mortificanti, rimproverare aspramente in pubblico … ) Quando nel corso dell’educazione, l’umiliazione è pesante e continua favorisce nel bambino disprezzo di sé e masochismo, configurando una violenza psicologica.

VIOLENZA DOMESTICA
Ne fanno le spese le donne e i bambini. È un crimine diffuso quasi sempre impunito. Tende ad essere misconosciuto. È più comodo continuare a pensare alla famiglia come luogo idealizzato di amore e felicità, piuttosto che riconoscerlo, anche come scenario di violenza e sopraffazione.

VIOLENZA ALL’INFANZIA
La violenza ai danni di un bambino può diventare un assassinio dell’anima se la verità viene uccisa e se il bambino viene lasciato solo con i suoi sentimenti di dolore, rabbia, vergogna, confusione senza ascolto e senza condivisione.

VIOLENZA SESSUALE
È la strumentalizzazione del corpo del bambini a fini erotici. È un fenomeno vecchio come il mondo, ma rilanciato dai meccanismi consumistici e perversi della società contemporanea. Ha dimensioni massicce in tutte le fasce della popolazione. Ma non si vuole riconoscerlo. Continua a risultare per molti aspetti sommerso, impensabile ed indicibile.