
15 Giu CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA INTEGRARE GLI ALLIEVI, INTEGRARE LE EMOZIONI E I PERCORSI DI CRESCITA di Claudio Foti
Risulta sempre più evidente e dimostrato dalle ricerche in campo psicologico, sociologico e pedagogico che il processo di apprendimento e di adesione alle finalità educative dell’istituzione scolastica non dipende esclusivamente dall’impegno individuale di tipo volontaristico o cognitivo del singolo allievo, ma è il risultato di un insieme di fattori relazionali, familiari e sociali che interagiscono con l’attivazione cognitiva del soggetto in età evolutiva.
Aspetti sociali, relazionali, familiari, emotivi e cognitivi presentano profonde connessioni ed interazioni. Dicono Salzberger-Wittemberg ed altri autori: “Il nostro apprendimento, durante l’infanzia e per un periodo considerevole, si verifica all’interno di un rapporto di dipendenza nei confronti di un altro essere umano. É la qualità di questo rapporto che influenza profondamente la speranza necessaria per mantenere la curiosità e l’apertura verso nuove esperienze, la capacità di percepire le connessioni e di scoprire il loro significato. Aspetti affettivi e cognitivi dell’apprendimento sono , quindi, strettamente connessi tra loro e interdipendenti.” (I. Salzberger e Wittemberg, G. Henry Polacco, E. Osborne, L’esperienza emotiva nei processi di insegnamento e di apprendimento, Liguori, Napoli, 1987).
Se si vogliono ridurre i processi di dispersione scolastica non possiamo certamente puntare in modo prevalente sul tentativo di premere sugli allievi in difficoltà rinforzando i meccanismi di premi e di punizioni, ma occorre sviluppare interventi capaci di favorire i processi di comunicazione e di condivisione del disagio e delle difficoltà emotive ed esistenziale dei bambini, migliorare le capacità di comprensione e di ascolto degli adulti che vivono insieme ai bambini, sviluppare la fiducia che i problemi possono essere affrontati attraverso metodologie e tecniche che potenziano le risorse delle persone (dei più grandi e dei più piccoli), contrastare l’isolamento dei soggetti portatori di maggiore disagio attraverso lo sviluppo di esperienze di integrazione di responsabilizzazione degli adulti, di crescita della solidarietà e dell’intelligenza emotiva dei soggetti in età evolutiva.
Da 25 anni il Centro Studi Hansel e Gretel Onlus ha sperimentato diversi progetti di sensibilizzazione, formazione, sollecitazione rivolti ad una vasta area di soggetti, accumulando una forte esperienza con i bambini, con gli adolescenti e con le famiglie con la finalità di integrare in modo armonico le competenze emotive e relazionali da un lato, sia le competenze cognitive e culturali, sia dei genitori, che dei soggetti in età evolutiva. Nel corso di questi anni abbiamo elaborato, sperimentato ed affinato una metodologia originale di conduzione dei percorsi formativi e dei gruppi una metodologia basata sui principi dell’intelligenza emotiva, sulla sollecitazione del gioco e sull’attivazione cognitiva ed emotiva dei soggetti destinatari dell’intervento formativo. Il Centro Studi Hansel e Gretel Onlus è diventato una delle più attive agenzie formative in Italia sui temi della prevenzione del disagio degli allievi, del malessere nella scuola, della responsabilizzazione degli adulti, dell’impegno all’ascolto dei bambini, dell’educazione alla sessualità e all’affettività, dello sviluppo delle competenze di apprendimento e di insegnamento, ecc…
A seguito di questa verifica sul campo e di questa successiva riflessione culturale proponiamo progetti per contrastare la dispersione scolastica attraverso la proposizione di iniziative integranti che – in base all’esperienza – sono risultate efficaci dal punto di vista della crescita cognitiva ed emotiva degli allievi coinvolti, dal punto di vista della capacità di aggregazione dei bambini, dei ragazzi, delle famiglie: attività di educazione alla sessualità e all’affettività, gruppi di autodifesa maschile e femminile, gruppi di psicodramma sulle difficoltà relazionali e di apprendimento, conferenze e gruppi per genitori di elaborazione sui problemi educativi …
L’interazione e l’integrazione rappresentano la prospettiva e nel contempo il metodo, la finalità e nel contempo il percorso dei progetti proposti. Interazione tra bambini e tra bambini e genitori, integrazione tra partner diversi, pubblici e privati, interazione ed integrazione fra la dimensione razionale e quella emotiva delle persone da coinvolgere, integrazione all’interno del medesimo progetto di una serie di iniziative diverse, tutte ampiamente sperimentate, tutte gestite da professionisti qualificati, tutte capaci di favorire una ricaduta sui processi di integrazione della scuola con tutti gli allievi.