Cos’è la verità?

Cos’è la verità?

Salve, desidererei avere un consiglio da lei sulla mia situazione attuale. Provo a spiegarmi. Ho 28 anni e, non per mia volontà ma “costretta” da un’amica, la quale aveva notato in me comportamenti di dipendenza nei suoi confronti (già avuti con altre figure femminili più grandi di me) ho cominciato un percorso psicoterapico da un anno e mezzo. I primi tempi sono stati duri per la mia psicoterapeuta perchè avevo troppi muri e resistenze nei suoi confronti, ma il suo atteggiamento amorevole, partecipativo ed empatico verso di me pian piano ha fatto si che queste resistenze son venute meno, ma nello stesso tempo ha permesso che ricominciassi a nutrire “ossessione” verso di lei, morbosità, gelosia e attaccamento, perciò tutte le angosce che possano derivare da un rapporto di dipendenza, come già era accaduto. Dopo qualche mese dall’inizio della terapia è venuta fuori (fino a quel momento era come se l’avessi dimenticato) un’esperienza di abuso da parte di mio padre cominciata nel passato e in qualche modo che continua tutt’ora. A volte oggi la ricerco anch’io, è come se quando non accade non esisessi più per lui, ne avessi bisogno nonostante lo schifo e la paura che mi fa. Non ci ho mai dato grosso peso alla cosa, la sminuisco molto tutt’ora, continuo a pensare “che alla fine non è successo nulla” perchè non si è trattato di “violenza completa”, pur manifestando (come dice la mia dottoressa) tutti gli effetti di una violenza, fobia sessuale, disturbi dell’umore, pessimo rapporto con il mio corpo, insicurezza, disistima, scatti d’ira, difficoltà affettivo e relazionali ecc.. La domanda che vorrei rivolgerle è questa: con la mia dottoressa non abbiamo mai sviscerato la cosa, lei inizialmente, quando accennai l’argomento, disse che era solo la punta dell’iceberg, ma il grosso era sotto. Il problema è che quel “sotto” non l’abbiamo mai fatto risalire a galla completamente, abbiamo più spesso affrontato altri argomenti riguardanti la mia famiglia e il mio rapporto con loro. Quindi mi chiedo quanto è giusto che io insista con lei nel parlare di questo, perchè il fatto che non lo facciamo mi fa pensare ancora di più che non ne valga la pena, dà credito ai miei pensieri di aver sbagliato, di aver esagerato con questi effetti distruttivi. Non sono mai stata fidanzata, nè ho mai dato un bacio a qualcuno, ho paura della sola vicinanza di una persona di sesso maschile, ma piacerebbe anche a me avere un rapporto normale, e magari perchè no una famiglia un giorno…. Non riesco a capire come devo comportarmi. O se è giusto così. Grazie per la disponibilità e spero di essermi spiegata.