MASTER DI II LIVELLO: GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE EMOTIVE- Reggio Emilia 2019

Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione  «Auxilium»  – Roma

Centro Studi Hansel e Gretel -Torino

Con il patrocinio di 

 

 

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE EMOTIVE

MASTER DI II LIVELLO

Sede Reggio Emilia

 

 

Comprendere e rispettare a pieno le emozioni significa arricchire e rivoluzionare la pratica educativa, la pratica clinica e la pratica sociale, umanizzare la relazione di cura in ambito sanitario, trasformare la dinamiche dei gruppi e i processi organizzativi. Quando la mente abbraccia il cuore si opera un cambiamento vitale nella soggettività, nella professionalità, nell’istituzione.

Il Master propone un cammino articolato e coerente attraverso seminari teorico-esperienziali per sviluppare e gestire le risorse emotive dei singoli, delle équipe e delle organizzazioni per affrontare i conflitti e i problemi, per fare emergere soluzioni, per ottimizzare la comunicazione e il lavoro di gruppo, per migliorare la qualità e l’efficacia dell’intervento di ascolto, di aiuto e di cura, per dare una risposta alla sofferenza dei soggetti più deboli.

 

Il Master consente diimparare a comprendere e a trattare con competenza nel lavoro educativo, sociale, sanitario, psicologico con i singoli e con i gruppi la forza trasformativa delle emozioni nel rispetto dello specifico ruolo professionale o volontario.Permette di acquisire e utilizzare un’ampia gamma di tecniche che possono potenziare la capacità di ascolto emotivo di sé e dell’altro con particolare attenzione all’ascolto dei soggetti più fragili: bambini – soprattutto quelli espropriati di diritti, di giustizia, di futuro – le donne con esperienze di disagio e violenza alle spalle, i soggetti portatori di handicap, i migranti.

 

Il master favorisce lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e sociale, sia dell’operatore (educatore, assistente sociale, medico, infermiere), sia dei gruppi e delle organizzazioni nelle quali lavora, sia delle persone con cui egli entra in contatto.

 

 

Le emozioni al cuore della formazione

Le emozioni sono un fenomeno che coinvolge intensamente la vita individuale, lavorativa e sociale. Sono un processo interiore che genera risposte comunicative e relazionali e che coinvolge tutte le aree dell’individuo: esperienze soggettive, valutazioni cognitive, cambiamenti fisiologici, comportamenti ‘espressivi’, reazioni corporee.

Dopo secoli di dimenticanza e di svalutazione le emozionisi stanno collocando al centro dell’attenzione della società e dei singoli individui.  Da un lato questa attenzione risulta molto strumentale e distorta, dall’altro lato si inizia positivamente a percepire come il mondo dei sentimenti e delle emozioni sia un aspetto essenziale, costitutivo, decisivo dell’esistenza umana, della qualità della vita e dell’efficacia del lavoro.

E’ di fondamentale importanza rappresentare e mentalizzare la vita emotiva come:

 

necessariaalla sopravvivenza e all’adattamento

fondamentaleper la cooperazione e la comunicazione sociale

preziosaper la vita psichica e la salute della persona

delicata, meritevole di essere protetta dal giudizio

pericolosa, se sfugge alla mentalizzazione

 

La ricerca sull’intelligenza emotivasi è grandemente sviluppata negli ultimi anni e ha affrontato questioni rilevanti sul piano teorico ed operativo (nell’ambito dell’educazione del bambino e dell’adulto – a cui il Master presta particolare attenzione, in ambito clinico, sociale, e delle metodologie per potenziare gli apprendimenti, nell’ambito del lavoro istituzionale e sul fronte dell’organizzazione).   L’intelligenza emotiva realizza un’ispirazione profondamente umanistica e personalistica: l’impegno al rispetto e alla comprensione delle emozioni traduce coerentemente in atto l’impegno al rispetto e alla comprensione di tutte le persone portatrici di emozioni;

 

 

Obiettivi

Il Master si prefigge in specifico di sviluppare competenze cognitive, tecniche ed emotive, nel rispetto dello specifico e distinto ruolo professionale dei corsisti, consentendo di:

 

  • padroneggiare a pieno sul piano cognitivo la funzione delle emozioninell’organismo e nella mente umana, conoscere e trattare la complessa varietà delle emozioni, dei sentimenti  e degli stati d’animo, la loro finalità comunicativa ed adattiva nell’evoluzione dei singoli e della specie, le varie classificazioni e differenze che la psicologia delle emozioni ha individuato;
  • percepire e sviluppare il valore culturale, etico e spirituale del rispetto di tutte le emozioni e delle emozioni di tuttiin un contesto storico e sociale dove le emozioni tendono ad essere strumentalizzate, distorte ed espropriate;
  • potenziare le competenze educative e relazionali nel rapporto con le emozioni dei soggetti deboli: le donne, i soggetti portatori di handicap, i malati, i migranti, gli anziani e soprattutto i bambini;
  • apprendere e utilizzare il potenziale di cambiamento dell’accesso al pensiero e alla parola delle emozioninella relazione educativa e nella relazione d’aiuto, nella diagnosi e nella curapsicologica, nel trattamento sanitario, nella gestione del gruppo e dell’organizzazione, sperimentando la funzione contenitiva e trasformativa dell’ascolto attivo ed  empatico e dell’intelligenza emotiva;
  • apprendere e valorizzare la funzione dell’autocontrollo emotivo e in specifico della regolazione delle emozioniper affrontare e contrastare le patologie della dipendenza e del comportamento narcisistico, impulsivo ed antisociale con le sottese emozioni ferite, impulsive, disturbate;
  • acquisire un’ampia gamma di tecniche di ascolto di sé e dell’altro e i fondamenti della tecnica della conduzione di gruppo, basata sui principi dell’intelligenza emotiva, imparando a sviluppare e a gestire le risorse emotive, manifeste o latenti, del gruppo al fine di aiutarlo a raggiungere meglio i suoi compiti e i suoi obiettivi specifici;
  • acquisire strumenti per riconoscere e gestire le dinamiche conflittuali improduttive e nociveall’interno dell’équipe di lavoro, per individuare ed affrontare conflitti, blocchi comunicativi,all’interno del gruppo formativo, terapeutico, didattico, riducendo l’area delle problematiche emotive “non pensate” e non dette;
  • mettere le basi di unanuova attenzione alla soggettività dello psicologo e dell’operatore come fattore di resilienza e di cambiamento, di apertura e non di chiusura al sociale, attraverso esperienze formative ed auto-formative finalizzate all’acquisizione di specifiche competenze nella cura di sé e nell’ascolto dell’altro (psicodramma, mindfulness, autobiografia ).

 

Profilo professionale finale

A conclusione del Master i partecipanti avranno acquisito competenze e capacità di gestione e sviluppo delle risorse emotive. La figura professionale formata dal Master in Gestione e sviluppo delle risorse emotiveè capace di favorire lo sviluppo dell’intelligenza emotiva nei gruppi, nelle équipe e delle organizzazioni con cui lavora, nelle persone destinatarie del suo lavoro terapeutico, educativo, sociale. Tali competenze rappresentano un valore aggiunto alle specifiche professionalità degli operatori e risultano di particolare efficacia nella gestione di tutte le fasi dell’intervento di aiuto, di ascolto, di cura.

La gestione e la regolazione delle emozioni e la loro integrazione nell’intelligenza del singolo e della comunità rappresentano una prospettiva che conoscerà una grande espansione nel prossimo futuro, perché le emozioni sono risorse vitali per l’individuo e per la società attivabili senza aggiunta di grandi costi ed anzi risparmiando sui costi enormi della cura della patologia sociale e mentale e producendo verificabili ricadute positive sul benessere, sulla comunicazione, sulla salute, sull’efficienza.

 

Metodologia

Il Master si propone di sviluppare nei partecipanti delle competenze culturali e tecniche, competenze emotive e relazionali da applicare nei diversi ruoli e nei diversi contesti professionali ed istituzionali.

L’approccio all’apprendimento di tipo teorico-esperienziale mira a far crescere nell’allievo una sana autocentratura, la capacità di sviluppare la calma, la stabilità e il rispetto emotivo di sé mentre si è impegnati nel campo relazionale (soprattutto quand’è sofferto e conflittuale) con il destinatario della cura, dell’ascolto e dell’aiuto. A questo scopo saranno chiariti e sperimentati approcci quali lo psicodramma, la Mindfulness, l’autobiografia.

Attraverso l’esperienza del corso il soggetto chiamato a curare, assistere o educare, può migliorare la propria comprensione di sé e degli altri, può sperimentare una maggiore integrazione della propria persona, può avvertire una nuova energia e una nuova capacità di comunicare, può verificare come l’intelligenza del cuore consenta di affrontare con maggiore lucidità e Self-efficacy i compiti della cura della mente e del corpo, dell’ascolto di sé e dell’altro.

La metodologia intende essere coerente con i contenuti del corso, puntando ad attivare in modo sinergico le componenti cognitive e affettive, facendo interagire l’approfondimento teorico e l’allenamento emotivo dei partecipanti e la rielaborazione delle esperienze professionali, anche attraverso la discussione e supervisione di casi. In particolare, è prevista una sperimentazione nell’osservazione e nella conduzione di gruppo con il modello del Centro Studi Hansel e Gretel basato sull’intelligenza emotiva e sul gioco.

 

Destinatari e requisiti diaccesso

 

II Corso Master si rivolge a operatori che si confrontano con il disagio degli adulti nella prevenzione, nella tutela, nell’assistenza sociale, nell’educazione, nell’istruzione, nell’intervento psicologico e sanitario. Si rivolge a chi desidera avviarsi ad una professione di aiuto dove la gestione e la regolazione delle emozioni e la loro integrazione nell’intelligenza mentale e sociale sono una prospettiva di sviluppo professionale e di attivazione di risorse.

Al Master sono ammessi coloro che posseggono la Laurea Magistrale o Specialistica (o la Laurea quadriennale/quinquennale secondo il vecchio ordinamento) in Psicologia, Medicina, Scienze dell’Educazione, Pedagogia, Servizio Sociale e Sociologia, Scienze Infermieristiche ed Ostetriche,  Lettere, Giurisprudenza.

Sarà valutata la possibilità di ammettere al Corso Master anche i laureati provenienti da altri tipi di Facoltà, come pure quanti posseggono un Diploma di Scuola Secondaria Superiore, purché abbiano un’esperienza documentata, almeno triennale, di lavoro nel campo psico-socio-educativo. A costoro non potrà essere rilasciato un Diploma di Master, ma solo un Diploma di Qualifica o un Attestato di frequenza.

I candidati laureandi e specializzandi all’ultimo anno di corso possono essere ammessi “con riserva” a frequentare il Master e, a pena di decadenza, devono comunicare tempestivamente l’avvenuto conseguimento del titolo che dovrà avvenire improrogabilmente entro e non oltre l’inizio del Corso Master.

 

Incompatibilità

Ai sensi dell’art 142 del T.U. 1592/1933 è vietato iscriversi contemporaneamente a più corsi di studi universitari. Pertanto i partecipanti al Master in Gestione e sviluppo delle risorse emotive  non possono iscriversi nello stesso anno accademico ad altri Master, Scuole di Specializzazione, Dottorati di Ricerca, Corsi di Laurea e Laurea Magistrale. Fanno eccezione i Corsi di Alta Formazione e di Formazione.

Articolazione del Master

 

Il Corso è articolato in moduli tematici, in insegnamenti, giornate esperienziali, studio personale e si conclude con l’elaborazione e la discussione di un projectworkfinale, per complessive 1500 orecorrispondenti a 60 ECTS (European Credit Transfer System) così suddivisi:

22 giornate complessive di  seminari per un totale di 198 ore di lezioni e 777 di studio (39 ECTS)

1 modulo residenziale sulla mindfulnesssarà residenziale e comporterà: una rielaborazione individuale dell’esperienza, attività di pratica meditativa 30 ore nel corso del seminario residenziale e 195 di rielaborazione e pratica di meditazione di consapevolezza  (9 ECTS nei mesi successivi ).

La formulazione e la realizzazione di un project workfinale sarà proposto e realizzato dal candidato in un ambito istituzionale, volontario o professionale concordato con il tutor del corso che affiancherà il corsista nelle fasi di preparazione, realizzazione e verifica con momenti di confronto individuali o in piccolo gruppo per un totale di 300 ore (12 ECTS).

 

Relatori,  docenti

 

Pina Del Core, preside Facoltà Pontificia Auxilium Scienze dell’educazione

Claudio Foti, psicoterapeuta, Direttore scientifico Centro Studi Hansele Gretel Onlus

Anna Maltese, insegnante, formatrice, direttrice del Master CSHG.

Roberto Bianco, psicologo, psicoterapeuta, CSHG

Nadia Bolognini, psicologa, psicoterapeuta, Direttore area evolutiva CSHG

Paola Crosetto insegnante, formatrice

Martina Davanzo, psicologa, formatrice, Centro Studi Hansel e Gretel Onlus

Silvia Deidda, psicologa, psicoterapeuta, formatrice, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel Onlus

Franca Vocaturi, psicologa, formatrice

Lorenza Chinaglia, dottoressa in psicologia, formatrice, Centro Studi Hansel e Gretel

 

Riconoscimenti in uscita e crediti formativi

 

A conclusione del Master coloro che hanno frequentato almeno il 80% delle oredi attività didattica prevista, e hanno presentato il project workfinale, potrannoconseguire i seguenti titoli e crediti:

 

  • Diploma di Master universitario di II livellorilasciato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma riconosciuto dalla Santa Sede con nulla osta n.1547/89 del 24 luglio 2012 della Congregazione per l’Educazione Cattolica.

Agli effetti civili il Diploma di Master di II livello ha valore secondo i Concordati, le Legislazioni vigenti nei vari Stati e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari. Il riconoscimento civile del titolo è sottoposto, pertanto, alla discrezionalità delle singole istituzioni italiane cui viene presentato (il titolo è stato riconosciuto valido in molti concorsi pubblici) e alla valutazione curricolare delle Commissioni giudicatrici.

I Corsi Master sono validi ai fini della formazione e dell’aggiornamento dei docenti a norma delle Direttive del Ministero della Pubblica Istruzione: n. 305 del 1°luglio 1996 (parere del Capo di Gabinetto de M.P.I. prot. n. 6501/BL dell’11 ottobre 1996) e n. 156 del 26 marzo 1998. Il Centro Studi Hansel e Gretel è accreditato per la formazione del personale della scuola dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la frequenza del Corso consente quindi l’esonero dal servizio.

  • Diploma di Qualificaper coloro che hanno frequentato come uditori ma senza avere il titolo richiesto per un Corso Master, o perché hanno un altro titolo di Laurea non affine o sono in possesso solo di un titolo di Diploma di Scuola Secondaria Superiore

 

 

Modalità di ammissione

DOMANDA DI AMMISSIONE- Reggio Emilia

I candidati devono presentare la domanda di ammissione con allegato il proprio curricolo entro il 15 gennaio 2019.

Coloro che presentano la domanda di ammissione entro il 20 dicembre 2018 avranno diritto alla quota di iscrizione agevolata ed alla precedenza per l’ammissione al Master.

Il master è a numero chiuso (non più di 28 allievi).  L’ammissione dei candidati avverrà previa valutazione del curriculum vitae e/o mediante un eventuale colloquio di approfondimento da parte della Direzione Scientifica. I candidati riceveranno comunicazione via e-mail sull’esito della valutazione, con le indicazioni necessarie per confermare l’iscrizione.

 

I moduli si svolgeranno il venerdì dalle ore 13, 30 alle ore 20, sabato dalle ore 9 alle ore 19, domenica dalle h. 9 alle 17.

 

Costi

 

Per iscrizioni entro il 09 novembre 2018 1.800,00 Euro + Iva

Per iscrizioni dopo il09 novembre 2018 2.050,00 Euro + Iva

 

Acconto da versare per chi si iscrive entro il 09 novembre 2018 500 euro + Iva

Acconto da versare per chi si iscrive dopo il 09 novembre 2018 entro il 15 gennaio 2019  750 euro + Iva

Rate successive: Seconda rata 500,00 € + Iva entro il 01/03/2019, terza rata 400,00 € + Iva entro l’01/06/2019, quarta rata 400,00 € + Iva entro il 01/09/2019

 

INFORMAZIONI

Per tutte le informazioni rivolgersi:

Segreteria del Centro Studi Hansel e Gretel,

Corso Roma 8, Moncalieri (TO);

Tel. 011 6405537 –  Fax: 01119771997

mail: info@cshg.it. – web web-media.cloud/elia

apertura: da lunedì al venerdì 9:00 -16:30

 

PROGRAMMA

 

 

1° modulo

L’ETICA DELLE EMOZIONI E DELLA CONSAPEVOLEZZA

 

(Pina del Core, Preside della Facoltà Auxilium; Claudio Foti, Direttore del Master)

 

25 – 26 – 27 gennaio 2019

 

Venerdì

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE EMOTIVE. PREMESSE ETICHE, CULTURALI  E DEONTOLOGICHE

Per un’eticadelle emozioni:aspetti deontologici delle professioni al servizio della persona.  Il rispetto e la gestione delle emozioni finalizzata alla crescita delle persone e della comunità. Intelligenza emotiva e intelligenza spirituale. L’ispirazione umanistica, universalistica e personalistica dell’intelligenza emotiva. L’intelligenza emotiva e l’etica della responsabilità contro la cultura dell’individualismo, del narcisismo, dell’indifferenza e della perversione.

 

Sabato

LA CONSAPEVOLEZZA PER INTEGRARE E GESTIRE LE EMOZIONI L’INTEGRAZIONE TRA COMPETENZE TECNICHE E COMPETENZE EMOTIVE.

Che cosa sono le emozioni? Gli elementi costitutivi delle emozioni.  Il “tridente” per far crescere l’intelligenza emotiva: il nome dell’emozione, lo stimolo emotigeno, il pensiero associato alle emozioni. La funzione integrativa e trasformativa della consapevolezza, fondamentale per il benessere e la trasformazione. Autocontrollo emotivo e regolazione delle emozioni.

Il bisogno di verità e il bisogno di illusione: i meccanismi di difesa. Come l’evitamento, la rimozione, la negazione, la razionalizzazione, la scissione ecc… possono contrastare la capacità di ascoltare e trattare la sofferenza delle persone.

L’integrazione consapevole tra gli aspetti cognitivi e tecnici e quelli emotivi e relazionali nella soggettività degli utenti e in quella dell’operatore e gli effetti trasformativi di questa integrazione.

 

Domenica

LAVORO AUTOBIOGRAFICO  ED INTELLIGENZA EMOTIVA

 

L’autobiografia: le basi teoriche e le finalità operative. L’autobiografia nel lavoro sociale,  nel lavoro educativo e nel lavoro clinico. L’autobiografia come crescita cognitiva ed emotiva dell’operatore nella relazione di aiuto.   Il percorso consente di scoprire attraverso la sperimentazione in prima persona e la successiva elaborazione emotiva e riflessiva le potenzialità della tecnica autobiografica, come strumento per fare emergere nuove connessioni tra avvenimenti, vissuti, ricordi e significati soggettivi, al fine di poterla utilizzare nelle scuole, nelle comunità, nei gruppi.

 

 

 

2° Modulo

L’ASCOLTO ATTIVO, L’ASCOLTO   EMOTIVO, L’ASCOLTO EMPATICO.

L’ASCOLTO E LA CURA DI SE’

(Franca Vocaturi e Claudio Foti)

08 – 09 – 10 febbraio 2019

 

Venerdì

LE OPERAZIONI MENTALI DELL’ASCOLTO. L’ASCOLTO NELL’INTERVENTO SOCIALE, EDUCATIVO, SCOLASTICO, SANITARIO E PSICOLOGICO

Il contributo di Carl Rogers, Heinz Kohut, Thomas Gordon, John Gotman. La scoperta dei neuroni specchio e la teoria dell’empatia.   L’ascolto come capacità di mettere il bambino nelle condizioni di esprimere la verità del proprio disagio. Le cinque A: l’Ascolto come Apertura, Accoglienza, Attenzione  e Accettazione.   La centralità dell’ascolto delle emozioni. Le barriere all’ascolto e i meccanismi di difesa. Il riconoscimento delle variabili soggettive nell’ascolto: ascolto di sé e ascolto dell’altro. I principi dell’ascolto attivo, dell’ascolto emotivo, dell’ascolto empatico.

 

Sabato

IL BAMBINO INTERIORE E L’ADULTO INTERIORE

L’ascolto attivo, ascolto emotivo, ascolto empatico: tecniche ed attivazioni.

Mantenere l’ascolto di sé e l’autocentratura mentre si ascolta l’altro. L’infanzia di chi vuole aiutare l’infanzia. L’ascolto del disagio del bambino e l’ascolto dell’infanzia rimossa di chi ascolta. Genitori esterni e genitori interni. L’integrazione delle emozioni dell’infanzia come fondamento di una sana regolazione emotiva e di una sana crescita affettiva e psichica. L’adulto interiore maltrattante e l’adulto interiore capace di amore. Il bambino interiore maltrattato e il bambino interiore amato. Recuperare le emozioni dell’infanzia rimossa e non ascoltata, per dare comprensione e solidarietà al bambino interiore ferito: il pensiero di Alice Miller.

 

Domenica

GIORNATA ESPERIENZIALE DI PSICODRAMMA

Questo percorso consente ai corsisti di sintonizzarsi affettivamente e creativamente con le emozioni dell’infanzia, innanzitutto della propria, sperimentando il ruolo fondamentale dello psicodramma psicoanalitico di orientamento milleriano per imparare a riconoscere e padroneggiare gli atteggiamenti emotivi e relazionali che interferiscono più frequentemente e più pesantemente nell’impegno ad ascoltare i bambini, per recuperare le emozioni dell’infanzia rimossa e non ascoltata, propria ed altrui, per trasformare la consapevolezza della propria infanzia in risorsa nell’ascolto del bambino, per aumentare la sensibilità all’ascolto del disagio del bambino senza distorsioni, proiezioni o difese di evitamento

 

3° modulo

 

LE EMOZIONI COME RISORSA E L’INTELLIGENZA EMOTIVA

(Martina Davanzo- Lorenza Chinaglia)

 

8 – 9 – 10 Marzo 2019

  

Venerdì 

A CHE COSA SERVONO LE EMOZIONI?  PSICOLOGIA E NEUROSCIENZE DI FRONTE ALLE EMOZIONI. COSA FARE PER UTILIZZARE, REGOLARE E SVILUPPARE IN MODO SANO LE EMOZIONI?

Emozioni, sentimenti e stati d’animo. La funzione delle emozioni nell’organismo e nella mente umana, la loro finalità comunicativa ed adattiva. Le emozioni come valutazione della realtà e come risposta alle difficoltà e  guida per l’azione.  La psicologia delle emozioni. Le emozioni colpevolizzate e negate nei bambini. L’integrazione cerebrale nell’autoconsapevolezza e nella regolazione emotiva: la teoria di Siegel.   Effetti dell’attivazione e della regolazione emotiva sulla salute mentale.  Lo sviluppo patologico delle emozioni.

 

Sabato

L’INTELLIGENZA EMOTIVA:  PRINCIPI E  CAMPI

PER SVILUPPARE LE COMPETENZE EMOTIVE E LE RISORSE DI ASCOLTO

Riconoscere, differenziare, mentalizzare, accettare, esplorare, regolare ed utilizzare le emozioni. Le radici culturali dell’intelligenza emotiva nella pedagogia, nella psicologia, nella psicoterapia. Non ci sono emozioni “giuste” e “sbagliate”: Il rispetto di tutte le emozioni e delle emozioni di tutti. L’intelligenza del cuore e la regolazione delle emozioni: l’impegno alla comprensione e alla rielaborazione della sofferenza emotiva propria ed altrui. L’intelligenza emotiva come strumento efficace per comprendere le persone da aiutare nell’ambito dell’insegnamento, del lavoro educativo, sociale, psicologico e sanitario.

 

Domenica

L’INTELLIGENZA EMOTIVA E LE SUE TECNICHE

Il tridente dell’autoconsapevolezza emotiva: nome delle emozioni, stimolo emotigeno, pensiero sotteso all’emozione.  Le emozioni come espressione che differenzia della soggettività e come risorsa che unifica il gruppo, facilitando condivisione e cooperazione.  Le tecniche per far comprendere e per far sperimentare la centralità e l’universalità delle emozioni.

 

 

4° modulo

SCRITTURA DI SE’ E INTELLIGENZA EMOTIVA PER UNA CRESCITA PERSONALE E PROFESSIONALE

(Roberto Bianco, Anna Maltese)

 5 – 6- 7 aprile 2019

 

Venerdì

LA SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA PER PRENDERSI CURA DI SE’ E DEGLI ALTRI NELLE PROFESSIONI DI AIUTO 

 

L’autobiografia: le basi teoriche e le finalità operative. L’autobiografia come crescita cognitiva ed emotiva dell’operatore nella relazione di aiuto. Specificità delle scrittura tra le pratiche della cura di sé.   Rimemorazione e riflessione per una maggiore comprensione di sé, per un ampliamento della consapevolezza e per migliorare la propria capacità di scegliere consapevolmente e proiettarsi nel futuro. Analisi di possibili percorsi di ricostruzione che tengano insieme la complessità della storia personale e la necessità di semplificazione al fine di rendere attuabile la narrazione e la risignificazione degli eventi.

 

Sabato

L’AUTOBIOGRAFIA: ANALISI DEGLI STRUMENTI PER SOLLECITARE LA MEMORIA E GUIDARE LA SCRITTURA

 

Analisi e classificazione di dispositivi di scrittura autobiografica per sollecitare la memoria, guidare la narrazione, consentire la riflessione. Un metodo specifico di osservazione diretta e partecipe per utilizzare la scrittura di sé a scopo professionale: scrivere per riflettere sull’esperienza, per apprendere dall’esperienza, per esplorare le potenzialità della mente come risorsa e strumento di lavoro. L’autobiografia per prendersi cura di sé e per prendersi cura degli altri in contesti professionali: nel lavoro sociale, nel lavoro educativo e nel lavoro clinico.

Analisi di esperienze di scrittura di sé portate dai corsisti e/o desunte dalla letteratura (scuola, terapia, carcere, case di riposo, quartiere …). Costruzione di dispositivi mirati all’applicazione in contesti diversi.

 

Domenica

L’AUTOBIOGRAFIA CLINICA

 

La scrittura di sé come strumento per liberare le risorse attive del soggetto e per contrastare blocchi o interferenze che limitano l’apprendimento dall’esperienza. L’autobiografia come strumento per ricontattare e rielaborare i traumi.

L’autobiografia come elemento di rielaborazione delle vittime di traumi.

L’autobiografia come resoconto che aiuta la diagnosi con le madri che denunciano le violenze sui figli.

 

5° modulo

SVILUPPO E GESTIONE DELLE RISORSE EMOTIVE ATTRAVERSO LA CONDUZIONE DI GRUPPO                                                                                                                      

 

(Claudio Foti)

10 – 11 – 12 maggio 2019

 

Venerdì

LE LINEE GUIDA DELLA CONDUZIONE DI GRUPPO

Le linee guida della conduzione di gruppo basata sui principi e metodi dell’intelligenza emotiva nel modello Hansel e Gretel. L’adeguamento del modello ai diversi contesti (formativo, di sensibilizzazione, didattico, organizzativo) e ai diversi compiti ed obiettivi del gruppo.  Potenzialità e accortezze della conduzione di gruppo.  La classificazione delle tecniche di gioco e di attivazione, il ruolo della soggettività del conduttore e l’elaborazione emotiva e riflessiva.

Il gioco nel gruppo e il gruppo in gioco.  Le dinamiche emotive nel gruppo. Il gruppo come risorsa e il gruppo come illusione.

 

Sabato

CONDUZIONE DI GRUPPO CON L’INTELLIGENZA EMOTIVA SUL TEMA DELL’EDUCAZIOE ALLA SESSUALITA’ E ALL’AFFETTIVITA’

La sessualità perversa basata sulla strumentalizzazione e la sessualità relazionale basata sul rispetto delle emozioni e delle persone. Tecniche di gioco e di attivazione in gruppo: il modello empatico, interattivo ed integrativo di educazione all’affettività e alla sessualità nella pratica del Centro Studi Hansel e Gretel. Prevenzione ed ascolto dell’abuso sessuale.

 

Domenica

CONDUZIONE DI GRUPPO CON L’INTELLIGENZA EMOTIVA SULLE  TEMATICHE DEL DISAGIO, DEL CONFLITTO, DEL BULLISMO

Come mettere i bambini nelle condizioni di esprimere il disagio di cui sono portatori.

L’ansia dell’adulto di fronte alle tematiche del conflitto, dell’aggressività, del bullismo del lutto, della malattia, dell’handicap, della violenza.   Il bisogno dei bambini di autenticità nel rapportarsi alle dimensioni sofferte e conflittuali dell’esistenza.

Tecniche di gioco e di attivazione, basate sull’intelligenza emotiva, sul tema  del disagio, del maltrattamento, del bullismo, del conflitto relazionale ed etnico.

 

6° Modulo

LA PRATICA DELLA MINDFULNESS E LO SVILUPPO DELL’ATTENZIONE E DELLA CONSAPEVOLEZZA

seminario residenziale

 

(Claudio Foti)

7- 8 – 9 giugno 2019

 

Venerdì

LA PRESENZA MENTALE, L’ACCETTAZIONE E LA COMPASSIONE PER GESTIRE LA VITA EMOTIVA

Il percorso consente di avvicinarsi alla pratica della mindfulness per sviluppare l’attenzione al momento presente con accettazione, pazienza e benevolenza verso se stessi.  Permette inoltre di potenziare la funzione della consapevolezza, sviluppando  la calma e la presenza mentale.

Mindfulness ed intelligenza emotiva: imparare nell’attenzione al qui ed ora a sentire e a differenziare le emozioni, a gestirle e ad utilizzarle.

 

Sabato

LA MINDFULNESS E LA CONSAPEVOLEZZA DELLE EMOZIONI. 

Le basi neurofisiologiche e teoriche della mindfulness  La consapevolezza del pilota automatico  e della modalità del “fare”. La pratica della meditazione sul respiro, sulle sensazioni corporee, sulle percezioni, sulle emozioni, sulle immagini mentali e sui pensieri. Tecniche per non farsi sequestrare dal pensiero. La consapevolezza del passato-nel presente.  Le tecniche per favorire la calma, la concentrazione e l’accettazione nella relazione di aiuto. Le applicazioni della mindfulness nel contesto sociale.

 

 

Domenica

L’ACCETTAZIONE E LA COMPASSIONE PER GESTIRE LA VITA EMOTIVA 

 

La pratica della mindfulness: stare con ciò che c’è. L’accettazione e il fraintendimento del suo significato. L’accettazione come la premessa mentale più efficace per il cambiamento

Indicazioni, tecniche ed esercizi per l’accettazione di ciò che c’è nella cura di sé e nell’ascolto dell’altro. La compassione come componente radicale della mente umana. Tecniche ed indicazioni

 

7° Modulo

L’INTELLIGENZA EMOTIVA E L’INTERVENTO NELL’AREA SOCIALE, SANITARIA E DELLE COMUNITA’

 

Evelin Ramonda, Paola Crosetto e Silvia Deidda

13 – 14 – 15 settembre 2019

 

Venerdì

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE EMOTIVE NEL RAPPORTO CON LA MALATTIA E IL LUTTO.

(Evelin Ramonda)

 

Le difese nei confronti della sofferenza dei pazienti e della sofferenza soggettiva dell’operatore sanitario: razionalizzazione, distacco emotivo, negazione e banalizzazione. La necessità di umanizzare la relazione interpersonale nel contesto sanitario. Cosa cambia con l’intelligenza emotiva. Il disagio dell’operatore di fronte alla comunicazione sui temi della malattia, dell’handicap, del lutto. Le tecniche di debriefing dei donatori di cura di fronte all’impatto con traumi e sofferenze.

 

Sabato

L’INTELLIGENZA EMOTIVA E L’ESPERIENZA DELL’ERRORE, DEL DIFETTO, DELLO SVANTAGGIO

(Paola Crosetto)

 

L’“errore” nell’impostazione scolastica e pedagogica tradizionale è sempre stato esecrato come esperienza da colpevolizzare, a partire da modelli perfezionistici ed idealistici di comportamento inevitabilmente rivelati ansiogeni, e controproducenti rispetto agli obiettivi della crescita e dell’apprendimento.  A ben vedere l’“errore”, in tutte le sue forme,  può essere riqualificato come esperienza da comprendere e da esplorare in tutte le sue pieghe, potenziando la consapevolezza autocritica accettante e benevola,  come elemento spiacevole, ma anche come occasione di maturazione culturale ed umana.  La tematica dell’errore si lega a quella del difetto ed ancora a quella dell’’handicap. Nonostante alcuni progressi sociali, la condizione del soggetto portatore di svantaggio – soprattutto di quello portatore di handicap – rimane fortemente penalizzata non solo per il deficit fisico, psichico o culturale che gli appartiene, ma per le reazioni di esclusione e di evitamento nei suoi confronti da parte della comunità sociale. La problematica dello svantaggio, tende ad essere allontanata dalla consapevolezza individuale e sociale. Gli strumenti dell’intelligenza emotiva risultano efficaci per affrontarla.

 

Domenica

RISORSE EMOTIVE E RISCHI ADULTOCENTRICI NELLA COMUNITA’ EDUCATIVA.

(Silvia Deidda)

 

Sofferenza dei bambini e istituzioni giudiziarie. Che cosa sono l’adultocentrismo, il negazionismo e la cultura patriarcale. La comunità come luogo di accoglienza per il bambino e le competenze emotive e relazionali degli educatori. La comunità come istituzione adultocentrica e  i rischi di abuso istituzionale. La dimenticanza del trauma nella comunità e nel contesto giudiziario. L’equivoco dei sintomi traumatici scambiati per “capriccio”.

Riconoscere le emozioni che circolano nella comunità e gli utenti. L’intelligenza emotiva in comunità: buone prassi per rispettare ed attivare le risorse emotive.

 

 

 

8° Modulo

COME AFFRONTARE LE EMOZIONI DISTURBANTI DEL TRAUMA  E NON LASCIARE DA SOLE LE VITTIME  (Nadia Bolognini)

 

 4 – 5 ottobre 2019 (due giorni)

 

Venerdì

CHE COS’E’ IL TRAUMA E QUALI SONO I SUOI EFFETTI

Il trauma come ferita dell’anima, come evento estremo, lesivo. Traumi dell’attaccamento e traumi relazionali. La consapevolezza come integrazione di parti scisse del sé

La violenza intergenerazionale: le forme della violenza con particolare riferimento alla violenza psicologica e all’abuso sessuale.   La sindrome post-traumatica da stress e i criteri diagnostici per riconoscerla. Il trauma complesso.  La sindrome post-traumatica da stress e il trauma complesso (Herman). Il trauma: diffusione e ripercussioni neuro-fisio-psicologiche. Come e perché il trauma produce un danno che rischia di perpetuarsi nel tempo.

 

Sabato

ASCOLTARE, ACCETTARE E RIELABORARE LE EMOZIONI. IL SOSTEGNO EDUCATIVO, e SOCIALE AL SOGGETTO TRAUMATIZZATO

Avvicinarsi alle emozioni più disturbanti. Accettazione di ciò che c’è e di ciò che è stato. Il trauma: disintegrazione e dissociazione delle emozioni.  Le emozioni come risorsa di cura. La fuga dalle emozioni e dalle informazioni associate al trauma nella vittima e negli operatori. La disregolazione emotivae le difese di amnesia, dissociazione, evitamento, somatizzazione. Il danno e la riparazione possibile. La consapevolezza che la sofferenza può essere riciclata. I nuovi compiti delle professioni di aiuto.Il sostegno ai percorsi di consapevolezza e di elaborazione del trauma. Le emozioni tra dimensione fisica e dimensione mentale. La mente e il corpo: una scissione patogena. La terapia senso motoria: sentire ed ascoltare il linguaggio del corpo.

 

9° Modulo

PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA AI DANNI DEI SOGGETTI DEBOLI: LE DONNE E I BAMBINI (Franca Vocaturi)

PRESENTAZIONE DEI PROJECT WORK

 

22 – 23 novembre 2019

 

Venerdì

CULTURA PATRIARCALE E VIOLENZA ALLE DONNE

Che cos’è la cultura patriarcale e come si perpetua?  L’attacco al ruolo decisivo della donna e della madre nella protezione dei bambini.   La violenza contro le donne: fisica, psicologica, sessuale ed economica. Lo stalking. Il femminicidio. La difficoltà a rompere il silenzio nelle donne vittime di violenza.  La ciclicità della violenza domestica. Le caratteristiche degli uomini maltrattanti.

Cultura patriarcale e contesto giudiziario: la tentazione adultocentrica della psicologia forense di fronte alle indagini peritali.  L’ascolto distorcente delle madri e l’ascolto negato ai bambini.

L’equivoco della PAS (Sindrome di alienazione parentale).  Fragilità, dipendenza ed illusione nella personalità delle donne vittime di violenza intrafamiliare. Le reazioni di stigmatizzazione, colpevolizzazione ed incomprensione nella comunità sociale nei confronti delle donne vittime di violenza. Buone prassi nell’intervento di sostegno alle donne e per il recupero degli uomini violenti.

 

Sabato

LA FORMAZIONE PERMANENTE ALL’INTELLIGENZA EMOTIVA.

PRESENTAZIONE, DISCUSSIONE E VALUTAZIONE DEI PROJECT WORK.