Pontificia Facoltà di Scienze
dell’Educazione “AUXILIUM” – Roma
Centro Studi Hansel e Gretel onlus
Con il patrocinio di:
Per curare il trauma c’è bisogno di qualcuno che sia disposto ad accompagnare all’inferno il soggetto traumatizzato con un biglietto di andata e ritorno. Il trauma richiede non solo la competenza cognitiva, ma anche e soprattutto la “disponibilità affettiva” dello psicoterapeuta, – diceva Ferençzi -, la disponibilità emotiva e relazionale, la disponibilità mentale ad accogliere le informazioni disturbanti e le verità scomode di cui il soggetto traumatizzato è portatore. La cura del trauma è un impegno, che risponde ad un bisogno sociale emergente, tendenzialmente trascurato dalle istituzioni. I danni derivanti da violenza, abusi e traumi, che rischiano di prolungarsi per l’intera esistenza psico-fisica individuale delle vittime, evitando sofferenze profonde alle persone, prevenendo una ricaduta rovinosa delle esperienze traumatiche non elaborate sul piano socialenelle relazioni interpersonali, nella trasmissione intergenerazionale della violenza e risparmiando dunque costi sociali in termini di malattie fisiche e psichiche, ospedalizzazioni, dissocialità, detenzioni in carcere.
La Scuola di Alta Formazione punta soprattutto a fornire strumenti pratici e professionalizzanti per favorire sul piano operativo l’ascolto, il sostegno, la cura, il superamento dei sintomi di ripetizione, di dissociazione, di tensione psico-fisica delle persone traumatizzate. La scuola parte da una riflessione su ciò che funziona concretamente nella cura, su ciò che consente il cambiamento e il sollievo dalla sofferenza delle vittime di traumi. Tenere insieme la mente e il cuore, la consapevolezza e le emozioni, la teoria e l’affettività sono la linea trasformativa che viene approfondita, vissuta, esemplificata.
La scuola fornisce indicazioni teoriche e pratiche sui seguenti temi:
a) la conoscenza, l’elaborazione, la valorizzazione delle emozioni nella cura;
b) l’impegno empatico e relazionale dello psicoterapeuta;
c) la necessità di tener conto dei legami di attaccamento e di prendere in carico assieme al bambino, per quanto possibile, le figure di riferimento e il contesto familiare;
d) il “ruolo attivo” dello psicoterapeuta nell’avvicinarsi al conflitto intrapsichico e relazionale del paziente e alla sua vita emotiva;
e) le tecniche per fare emergere il passato traumatico ed in particolare l’elaborazione emotiva delle tecniche: lo psicodramma, l’autobiografia,l’E.M.D.R., la psicoterapia sensomotoria…;
f) la competenza nel gestire l’incrocio tra intervento psicologico e intervento giudiziario, affrontando segnalazioni, assistenza psicologica al bambino, audizioni protette, incarichi di CTU, CTP, pareri pro veritate;
g) una sana autocentraturadello psicoterapeuta attraverso lamindfulness nel momento dell’ascolto e della cura che gli consente di stare con ciò che c’è con accettazione e benevolenza.
La figura professionale formata dalla Scuola di formazione è quella di psicoterapeuta esperto nell’ascolto e della cura del trauma attraverso l’utilizzo di principi e di tecniche centrati sull’intelligenza emotiva. Al termine della Scuola l’allievo avrà maturato alcune competenze specifiche: a) per cercare di padroneggiare leforti correnti emotive di impotenza, ansia, dolore, tristezza, rabbia e senso di colpa vissute dalle persone traumatizzate; b) per comprendere come le diverse tecniche e teoria attivino le risorse emotive delle vittime di traumi; c) per affrontare il compito della diagnosi e del trattamento di soggetti traumatizzati, adulti e di bambini, proveniente da situazioni sfavorevoli di grave disagio e/o di violenza, dando ascolto alle componenti emotive; d) per svolgere compiti di CTU, CTP, ausiliario della polizia giudiziaria e del giudice, estensore di pareri pro veritateconsiderando le dinamiche emotive nei soggetti coinvolti; e) per svolgere attività di conduzione e di ascolto di gruppo ponendosi in posizione di ascolto della sofferenza emergente anche di origine post-traumatica.
Il Centro Studi Hansel e Gretel ha elaborato un modello terapeutico per gli adulti e per i bambini che si basa sullo sviluppo dell’intelligenza emotiva dei pazienti e degli stessi psicoterapeuti e sull’impegno all’accoglienza benevola e compassionevole del paziente: il terapeuta assume di un “ruolo attivo”, mirando nel contempo a potenziare la pensabilità del campo relazionale che si costruisce con il destinatario della cura. Sul tronco dell’impegno empatico e dialogico con il paziente vengono applicati innesti teorici e metodologici che possano potenziare le risorse per raggiungere l’obiettivo terapeutico di far crescere la consapevolezza nel campo relazionale e di conseguenza nel paziente. L’approccio relazionale e psicodinamico al trauma viene integrato con tutti gli apporti metodologici, teorici e medici che possono aiutare il recupero del soggetto traumatizzato.
Dott.ssa Nadia Bolognini e Dott. Claudio Foti
Il corso si svolgerà a Reggio Emiliada gennaio 2019 a dicembre 2019.
Il programma didattico si suddivide in moduli di due giornate ciascuno (venerdì dalle ore 9 alle ore 20, sabato dalle ore 9 alle ore 19) tranne per due moduli di tre giorni. Gli insegnamenti saranno accompagnati da esemplificazioni cliniche, da attivazioni formative, materiali video ed esercitazioni didattiche sulla psicoterapia e sulla perizia.
1° MODULO 11 e 12 gennaio 2019 (Suor Pina del Core, Preside Facoltà Auxilium Roma e Claudio Foti Direttore della Scuola)
Etica e trauma. I neuroni specchio e l’empatia. L’atlante delle emozioni e il lavoro terapeutico
2° MODULO 15 e 16 febbraio 2019 (Nadia Bolognini, Direttore della Scuola)
Cosa produce cambiamento nella psicoterapia?
3° MODULO 15 e 16 marzo 2019 (Nadia Bolognini)
L’ascolto del corpo e nel corpo.Mindfulness e terapia sensomotoria. Il trauma e il cambiamento
4° MODULO 5, 6 e 7 aprile 2019 (Anna Maltese, Roberto Bianco)
Scrittura di sé e intelligenza emotiva
5° MODULO 10, 11 e 12 maggio 2019 (Claudio Foti)
Sviluppo e gestione delle risorse emotive attraverso la conduzione di gruppo
6° MODULO 21 e 22 giugno 2019 (Elisabetta Illario)
L’assistenza psicologica, l’audizione protetta, la perizia e l’ascolto del bambino vittima di violenza.
7° MODULO 13 e 14 settembre 2019 (Claudio Foti)
La violenza psicologica: la forma più diffusa, più distruttiva e più nascosta della violenza tra gli esseri umani. Come diagnosticarla e trattarla?
8° MODULO 11 e 12 ottobre 2019 (Claudio Foti)
L’intelligenza emotiva nella cura. La terapia degli schemi emozionali e la relazione di ascolto e di cura
9° MODULO 22 e 23 novembre 2019 (Claudio Foti)
Psicodramma, monodramma e teoria della dissociazione strutturale
10° MODULO 13, 14, 15 dicembre 2019(avv. Andrea Coffari)
Le resistenze all’ascolto della vittima nel circuito giudiziario
Discussione dei project work (Claudio Foti)
Costi 1.650 Euro + Iva per iscrizioni entro il 30/09/18, 1900 Euro + Iva per iscrizioni dopo il 30/09/18