GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE EMOTIVE. QUARTA EDIZIONE DEL MASTER DI II LIVELLO A REGGIO EMILIA CON LA FACOLTA’ PONTIFICA AUXILIUM

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE EMOTIVE. QUARTA EDIZIONE DEL MASTER DI II LIVELLO A REGGIO EMILIA CON LA FACOLTA’ PONTIFICA AUXILIUM

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Si manifesta oggi un bisogno emergente di figure professionali capaci di favorire lo sviluppo dell’intelligenza emotiva a vari livelli: nel lavoro terapeutico, educativo, sociale, nei gruppi, nelle équipe e nelle organizzazioni.

La gestione e la regolazione delle emozioni e la loro integrazione nell’intelligenza del singolo e della comunità rappresentano una prospettiva che conoscerà una grande espansione nel prossimo futuro, perché le emozioni sono risorse vitali per l’individuo e per la società attivabili senza aggiunta di grandi costi ed anzi risparmiando sui costi enormi della cura della patologia sociale e mentale e producendo verificabili ricadute positive sul benessere, sulla comunicazione, sulla salute, sull’efficienza.

In questa prospettiva il master annuale di II livello “Gestione e sviluppo delle risorse emotive”, che si svolgerà quest’anno a Reggio Emilia, è giunto alla sua quarta edizione (vedi in questo sito la presentazione e il programma).

Il master, organizzato dal Centro Studi Hansel e Gretel Onlus e dalla facoltà Pontificia di scienze dell’educazione Auxilium punta in specifico a sviluppare competenze cognitive, tecniche ed emotive dei corsisti, nel rispetto dello specifico e distinto ruolo professionale di ciascuno, finalizzate a:

    • padroneggiare a pieno sul piano cognitivo la funzione delle emozioni nell’organismo e nella mente umana, conoscere e trattare la complessa varietà delle emozioni, dei sentimenti e degli stati d’animo, la loro finalità comunicativa ed adattiva nell’evoluzione dei singoli e della specie, le varie classificazioni e differenze che la psicologia delle emozioni ha individuato;

    • percepire e sviluppare il valore culturale, etico e spirituale del rispetto di tutte le emozioni e delle emozioni di tutti in un contesto storico e sociale dove le emozioni tendono ad essere strumentalizzate, distorte ed espropriate;

    • apprendere e utilizzare il potenziale di cambiamento dell’accesso al pensiero e alla parola delle emozioni nella diagnosi e nella cura psicologica, nella relazione educativa e nella relazione d’aiuto, nella gestione del gruppo e dell’organizzazione, sperimentando la funzione contenitiva e trasformativa dell’ascolto attivo ed empatico e dell’intelligenza emotiva;

    • apprendere e valorizzare la funzione dell’autocontrollo emotivo e in specifico della regolazione delle emozioni per affrontare e contrastare le patologie della dipendenza e del comportamento narcisistico, impulsivo ed antisociale con le sottese emozioni ferite, impulsive, disturbate;

    • acquisire un’ampia gamma di tecniche di ascolto di sé e dell’altro e i fondamenti della tecnica della conduzione di gruppo, basata sui principi dell’intelligenza emotiva, imparando a sviluppare e a gestire le risorse emotive, manifeste o latenti, del gruppo al fine di aiutarlo a raggiungere meglio i suoi compiti e i suoi obiettivi specifici;

    • acquisire strumenti per riconoscere e gestire le dinamiche conflittuali improduttive e nocive all’interno dell’équipe di lavoro, per individuare ed affrontare conflitti, blocchi comunicativi, all’interno del gruppo formativo, terapeutico, didattico, riducendo l’area delle problematiche emotive “non pensate” e non dette;

    • mettere le basi di una nuova attenzione alla soggettività dello psicologo e dell’operatore come fattore di resilienza e di cambiamento, di apertura e non di chiusura al sociale, attraverso esperienze formative ed auto-formative finalizzate all’acquisizione di specifiche competenze nella cura di sé e nell’ascolto dell’altro (psicodramma, mindfulness, autobiografia ).

L’approccio all’apprendimento di tipo teorico-esperienziale mira a far crescere nell’allievo una sana autocentratura, la capacità di sviluppare la calma, la stabilità e il rispetto emotivo di sé mentre si è impegnati nel campo relazionale (soprattutto quand’è sofferto e conflittuale) con il destinatario della cura, dell’ascolto e dell’aiuto. A questo scopo saranno chiariti e sperimentati approcci quali lo psicodramma, la Mindfulness, l’autobiografia.

Attraverso l’esperienza del corso il soggetto chiamato a curare, assistere o educare, può migliorare la propria comprensione di sé e degli altri, può sperimentare una maggiore integrazione della propria persona, può avvertire una nuova energia e una nuova capacità di comunicare, può verificare come l’intelligenza del cuore consenta di affrontare con maggiore lucidità e Self-efficacy ì compiti dell’ascolto e della cura sia di sé, sia degli altri.

La metodologia intende essere coerente con i contenuti del corso, puntando ad attivare in modo sinergico le componenti cognitive e affettive, facendo interagire l’approfondimento teorico e l’allenamento emotivo dei partecipanti e la rielaborazione delle esperienze professionali, anche attraverso la discussione e supervisione di casi. In particolare, è prevista una sperimentazione nell’osservazione e nella conduzione di gruppo con il modello del Centro Studi Hansel e Gretel basato sul gioco e sull’intelligenza emotiva.