GLI ASSISTENTI SOCIALI “RAPINATORI DI BAMBINI”

GLI ASSISTENTI SOCIALI “RAPINATORI DI BAMBINI”

Ciao Claudio, sono Federico e faccio l’assistente sociale. Ci siamo conosciuti in un corso di formazione. Anche se oggi è festa e uno dovrebbe pensare ad altro, ma ammetto che anche oggi la mia testa è davvero presa dagli sviluppi di una vicenda nella quale abbiamo dovuto fare l’allontanamento di un bambino con 403. Mentre navigavo su internet mi imbatto in questo terribile arma di distruzione di massa http://www.educabimbi.it/togliere-i-figli-ai-genitori/ .
non mi sconvolge la sola retorica Assistenti Sociali/giudici= incapaci sadici corrotti rapinatori di bimbi, quanto il modo subdolo di argomentare che la perversione è la realtà giusta…
Si parte dalla solita panzana che un povero padre straniero si vede decaduto dalla potestà a causa della povertà, suscitando nel lettore indignazione e pietà per l’immedesimazione che ciascuno di noi prova, passando alla seconda fase in cui si sputtana la presunta incompetenza di tutta la classe clinica, giuridica e sociale che si occupa di minori, per chiudere infine con la seguente fregnaccia che cito testualmente:

“Chi toglie un figlio a uno o entrambi i genitori non conosce o non si interessa di fattori importantissimi della psiche di un bambino”

– Un bambino che viene maltrattato fisicamente e psicologicamente o un bambino che viene abusato da un genitore è un bambino gravemente traumatizzato, purtroppo però, toglierlo ai genitori provoca un trauma molto più grande, paragonabile solo al lutto della perdita di uno o entrambi i genitori. Tranne che in casi davvero gravissimi in cui la vita del bambino è in serio pericolo i bambini non andrebbero mai tolti ai genitori.

– Il 90% (e più) di bambini che sono nelle case famiglia, anche quelli che hanno subito gravi maltrattamenti o abusi, desidera tornare dai propri genitori, si possono escludere solo quei casi di genitori che, oltre ad essere violenti, incutono terrore.”

 

Dunque prima si prepara il terreno a fare accettare che la perversione e la violenza in famiglia sono tutto sommato non così terribile e poi si arriva a sostenere che un bambino deve poi accettarla e conviverci.

Io sono a dir poco confuso, adirato, talvolta invaso da un insano desiderio di distruggere tutto e tutti coloro che giustificano la violenza sui minori e sento il peso di questi cattivi e inutili desideri.
La cosa che mi provoca di più e il non essermi voluto rendere conto di questa realtà sino a quando ci ho sbattuto conto e di quanto queste suggestioni siano diffuse, accettate e convintamente portate avanti… e fa ulteriormente male vedere come chi propone questo discorso che attacca il sistema della protezione dei bambini si sia attrezzato e bene armato, lavorando in modo subdolo a fare incrinare le dighe dei servizi che ancora sono in piedi e che tentano di arginare questa piena di fango.
Ti ho scritto per il semplice bisogno di condividere questo pensiero con qualcuno che ha saputo levarmi la patina che m’impediva di accettare la realtà, scusandomi per il mezzo irrituale e il modo irruento. Grazie per l’attenzione.