IL TEMA DI LARA

IL TEMA DI LARA

Lara, così mi chiamerò in questo messaggio proprio come la bambina che sognavo di essere nel mio mondo di fantasia da piccola, dolce e bella come Lara del Dottor Zivago e non come quel mostro che mi hanno sempre fatto credere di essere i miei genitori.

Gentilissimo Dott. Foti le scrivo semplicemente per ringraziarla della foto stupenda che ha messo sul sito, quella di lei con una bambina in braccio. Quello che mi ha toccato profondamente è l’espressione della bambina, come se fosse nel posto più sicuro e più bello del mondo. Assomiglia fisicamente moltissimo a mè quando ero piccola e forse per questo mi ha fatto stare male e bene: male per la rabbia di non poter aver avuto anch’io delle braccia dove sentirmi così sicura, e bene perchè quella bambina mi fa rivedere l’espressione di sicurezza che ha mio figlio quando è tra le mie braccia. Sin dal momento in cui ho saputo di aspettare un bambino mi sono promessa che sarebbe cresciuto nell’amore, quello vero. Io l’ho rotta la catena della violenza, con moltissime difficoltà ma ce l’ho fatta.

Ora voglio poter sentirmi normale come le altre donne, o almeno un pochino, per questo da poco ho iniziato la psicoterapia con una psicologa esperta sui traumi. Se penso a quello che c’è scritto sul vostro sito di come si trattano queste situazioni mi vien male solo all’idea di dover parlare della mia infanzia e ora come ora mi è impossibile. Ma continuo perchè la Psicologa dove vado mi da la sensazione di poter reggere l’intero universo se dovesse essere il caso e questo a mè basta. Forse prima o poi riuscirò anch’io a smettere di odiare la bambina che ero e magari a vederla come la bambina della foto.