08 Nov IMPREPARAZIONE DEGLI PSICOTERAPEUTI E RITRAUMATIZZAZIONE DELLE VITTIME DI TRAUMI
Esiste una diffusa impreparazione tra gli psicologi e gli psicoterapeuti sulla diagnosi e sulla psicoterapia dei soggetti traumatizzati, vittime di situazioni di violenza, di calamità maturali, di incidenti di varia natura, di esperienze infantili ed adolescenziali fortemente sfavorevoli.
In fondo nella comunità scientifica la consapevolezza della rilevanza del trauma nei rischi evolutivi dei bambini e degli adolescenti e nella produzione di varie e gravi sintomatologie capaci di danneggiare l’intera esistenza degli adulti rappresenta una recente acquisizione. Prima del 1980 era assente la stessa classificazione diagnosti di Disturbo post-traumatico da stress.
Il Master di II livello per psicologi, psicoterapeuti, medici, psichiatri e neuropsichiatri che prenderà avvio a fine febbraio a Reggio Emilia vuole rispondere ad una finalità formativa specialistica alla luce di un modello terapeutico e formativo che ha conosciuto alcune importanti verifiche. Le finalità del Master sono le seguenti:
- l’impegno teorico (cfr. la presentazione degli obiettivi e il programma contenuti in questo sito);
- l’impegno della supervisione sui casi;
- l’impegno a comprendere in molti casi l’integrazione necessaria tra percorso psicologico e percorso giudiziario;
- l’impegno ad elaborare le componenti soggettive dello psicoterapeuta, sollecitate dall’impatto con il trauma. Il Master mira a sgombrare il campo negli allievi psicoterapeuti rispetto alle radici soggettive dell’evitamento e della ritraumatizzazione dei pazienti;
Quest’ultimo punto è di particolare importanza. La relazione terapeutica con un paziente traumatizzato tende a strutturarsi come un piano inclinato su cui il terapeuta può scivolare verso l’assunzione di comportamenti e di atteggiamenti, più o meno gravi, di non ascolto e di non rispetto che finiscono per far rivivere al paziente il suo trauma. Il Master fornirà strumenti teorici ed emotivi ed imput di consapevolezza per comprendere le resistenze del terapeuta all’approccio emotivo e clinico al trauma e per trasmettere sollecitazioni alla messa in discussione sui rischi (presenti in ciascuno) della ritraumatizzazione dei pazienti.
Se l’impreparazione degli psicoterapeuti rischia di potenziare i rischi della ritraumatizzazione delle persone adulte o minori vittime di trauma in contesti clinici e sanitari, solo una formazione capace di coinvolgere la mente e il cuore degli psicoterapeuti può garantire un intervento di rielaborazione efficace e di recupero dei soggetti traumatizzati.