10 Mag IN CAMMINO di Franca Vocaturi e Claudio Foti
Siamo in cammino. La vita è camminare. E noi siamo impegnati a percepire, a valorizzare, a reggere, se possibile a gustare il nostro percorso. Riducendo la nostra inconsapevolezza sulla nostra meta e sul nostro viaggio. La community del Centro Studi Hansel e Gretel si rimette in cammino dopo una fase di crisi e di lutto successiva alla morte di una persona per noi molto cara ed importante, Claudio Bosetto, che è stato a lungo Presidente della nostra associazione.
Ci rimettiamo in cammino e lo facciamo con un intervento, una breve mail testimonianza di Franca Vocaturi, psicologa e psicoterapeuta rivolta agli allievi del nostro Master sulla gestione e lo sviluppo delle risorse emotive. Franca ha partecipato ad un ritiro di mindfulness che abbiamo organizzato presso la Certosa del Gruppo Abele con gli allievi del Master.
E’ stato un ritiro molto coinvolgente emotivamente e pertanto – come avviene nel nostro modello di insegnamento – molto utile per l’apprendimento. Sto preparando altri ritiri, che si svolgeranno nei prossimi mesi. Un ritiro sarà centrato sul tema “Mindfulness e psicoterapia” (gli interessasti possono contattarci). “Ricordati di ricordare” è il messaggio su cui abbiamo riflettuto e meditato. “Ricordati di accendere, di non lasciare spenta l’attenzione alla risorsa più straordinaria che possiedi: la tua mente e la tua esperienza soggettiva.” E’ un appello alla propria funzione mentale più preziosa. “Ricordati di ricordare” è un messaggio che mira ad attivare la connessione fra l’attenzione consapevole da un lato e dall’altro il momento presente, l’esperienza del qui ed ora, l’esperienza del vivere, del soffrire, dell’affrontare un lutto, dell’accorgersi di quanto è aperta la vita, dell’alzarsi al mattino, dell’andare a lavorare, dell’osservare il cielo, del camminare. Rimettiamoci in cammino. (C. F.)
In cammino Torino, giovedì 5 marzo 2015
Stamane sono uscita di casa per recarmi in studio, a piedi, come faccio spesso.
A metà del solito percorso si è accesa una lampadina: “ricordati di ricordare”. Spontaneamente ho rallentato l’andatura e ho iniziato ad osservare. I piedi nelle scarpe intanto, queste vecchie scarpe così comode che i piedi dentro ballano un po’. Poi le mani, fredde perché l’aria è fredda e non ho voglia di mettere i guanti, sembra primavera! Fredda è l’aria che respiro e lo sento nelle narici. I piedi ballano, le mani sono fredde e la spalla che regge la borsa è tesa, tanto che a tratti cambio e porto la borsa giù. E’ tutto così normale e solito ma straordinario perché lo sto annotando con attenzione e perché so che questo istante non si ripeterà più. Mi guardo intorno con curiosità e osservo i passanti e tutto intorno. E’ presto, il cielo è terso, il sole brilla, che luce limpida… Poca gente per essere il centro della città, una mamma mi colpisce perché gioca con il suo bambino seduto sul passeggino davanti a lei ed entrambi sorridono. Mi accorgo di com’è diverso camminare così, ogni dettaglio su cui porto la mia attenzione, tutta la mia attenzione, mi sembra speciale e unico. Mi sento come quel bambino che mentre cammina dando la mano alla sua mamma incrocia un cane e lo osserva e continua ad osservarlo anche quando lo supera, si volta indietro e la mamma lo tira… occorre tempo per osservare qualunque cosa, prima di lasciarla andare! Ora mi verrebbe da guardare l’ora, lo faccio ogni tanto, meccanicamente, mentre vado, per controllare di essere puntuale, ma oggi no, registro l’impulso e mi dico che non mi serve sapere l’ora, sto andando e non intendo accelerare, ma continuare a godermi i miei passi lenti e consapevoli.
Naturalmente sono arrivata perfettamente in orario e mi sembra di avere fatto delle buone sedute.
Mentre torno a casa penso che il seme della mia camminata di questa mattina è stato messo nel weekend alla Certosa e allora sento il desiderio di condividerla con tutti voi.
Un abbraccio
Franca