04 Feb LA GIUSTIZIA MINORILE: TRA PROFONDE CERTEZZE E RAGIONEVOLI DUBBI di Elena Comandè
Suscita molto interesse un saggio pubblicato recentemente con questo titolo a opera di Ennio Tomaselli – per molti anni giudice e pubblico ministero del Tribunale di Torino e capo della procura Minorile dal 2007 al 2009 – in un momento storico in cui la giustizia minorile come cultura e prassi specializzata – che ha tentato e tenta di agire con esiti pur ambivalenti nell’interesse del minore, è al centro di un pesante attacco da parte di una logica sociale ed istituzionale che vuole liquidarla, liquidando i tribunali per i minorenni.
Il libro non rappresenta una raccolta di memorie, come l’autore sottolinea a più riprese sia nell’introduzione sia durante l’intervista rilasciata a Maurizio Crosetti e pubblicata su Repubblica il 10 ottobre dello scorso anno; esso costituisce, piuttosto, una riflessione riguardo alcuni temi fondamentali della giustizia (e dell’ingiustizia) minorile.
Durante l’intervista l’autore racconta di come il suo sguardo “sanamente” critico sulla giustizia minorile si sia costruito nel tempo, ragionando costantemente sulla sua esperienza all’interno delle aule del Tribunale. Un primo esordio risale al 1978, quando il giovane magistrato si trovò ad assistere come uditore in un processo penale in cui l’imputato era un ragazzo di quindici anni: “Sembrava di essere a teatro, e quel ragazzo si trovava sicuramente nel posto sbagliato”. È probabilmente a lui e a tanti altri che si sono trovati o si trovano nella medesima situazione che l’autore riferisce il titolo di un paragrafo, chiamato proprio “Ragazzini in posti più o meno sbagliati”.
Le questioni trattate all’interno del libro sono quelle che da sempre hanno attraversato la giustizia minorile, suscitando talvolta anche importanti dibattiti all’interno del mondo della magistratura minorile e degli operatori. Ripercorrendo la sua esperienza di magistrato, l’autore riporta diversi esempi che svelano alcune delle problematiche che questo campo complesso e delicato si ritrova costantemente ad affrontare. La Storia di Lucia, ad esempio, racconta uno spaccato dell’esperienza di sostanziale abbandono della ragazza accusata della commissione di un delitto, mentre i casi di allontanamento del minore dal suo nucleo familiare richiamano l’attenzione del lettore sulla delicatezza di queste situazioni più che frequenti. Quello di Ennio Tomaselli può essere letto come un tentativo di dare una voce alle contraddizioni insite nel sistema giudiziario e anche alle molteplici esperienze delle persone che sono coinvolte all’interno del processo e che, nella complessità dell’iter giudiziario, possono rischiare di perdersi.
Come racconta Ennio Tomaselli, le questioni importanti che il diritto minorile racchiude sono molte: “Il mondo cambia, la società evolve e cresce il bisogno di considerare a fondo ogni problematica socio-familiare. La massa di lavoro è enorme, i magistrati pochi. Esiste, ad esempio, il disagio dei ragazzi italiani di periferia accanto alle questioni sempre più complesse degli stranieri. Il tema degli affidamenti e delle adozioni è sterminato, delicatissimo. Occorre indagare la possibile presenza di patologie delle relazioni familiari: qui, l’eventuale errore è ancora più grave perché si è chiamati a decidere su legami e affetti, non solo sui fatti”. Con questa frase Tomaselli pone una questione importante che riguarda le difficoltà con cui la giustizia minorile si scontra quotidianamente. Essa, infatti, ha a che fare più ancora che con l’accertamento e la valutazione di eventi specifici e delimitati con persone e relazioni, con scelte che possono orientare la vita di bambini e di intere famiglie.
Emerge da questo libro la vasta esperienza dell’autore nel campo della giustizia minorile e la sua passione per il proprio lavoro, fattori che lo hanno spinto a unire i pensieri e le opinioni che ha potuto strutturare nel corso degli anni. Si tratta sicuramente di un saggio che apre alla riflessione di molti, anche di coloro che si trovano impegnati in area sociale e psicologica sui punti critici e sulle difficoltà che in questo testo sono evidenziate in modo diretto e costruttivo.