LA GRATITUDINE PER LA RIUSCITA DEL CONVEGNO “L’EDUCAZIONE SESSUALE CHE NON C’E’ , L’ABUSO CHE C’E’ E IL MANCATO ASCOLTO DEI BAMBINI.”

LA GRATITUDINE PER LA RIUSCITA DEL CONVEGNO “L’EDUCAZIONE SESSUALE CHE NON C’E’ , L’ABUSO CHE C’E’ E IL MANCATO ASCOLTO DEI BAMBINI.”

LA GRATITUDINE PER LA RIUSCITA DEL CONVEGNO “L’EDUCAZIONE SESSUALE CHE NON C’E’ , L’ABUSO CHE C’E’ E IL MANCATO ASCOLTO DEI BAMBINI.”

250 partecipanti nelle due giornate del Convegno di Torino, organizzato dal Centro Studi Hansel e Gretel e da Rompere il silenzio. Un bilancio molto positivo per la qualità degli interventi che hanno rivelato una nuova capacità di approfondimento sui temi proposti, un gruppo di esperti che in diverse situazioni nel nostro paese – Torino, Bologna, Milano, Brescia, Reggio Emilia, Firenze ed altre ancora – portano avanti una linea coerente di prevenzione del malessere dei bambini, di attenzione alle istanze disattese di educazione sessuale dei più piccoli, di tutela e di cura ascolto delle vittime di abuso. Esperti che non han preso un centesimo, che son venuti a spese loro e che meritano un grazie profondo. Operatori ed esperti che non si piegano al clima negazionista ed adultocentrico imperante. Operatori ed esperti che si preparano a nuove più strutturate ed articolate iniziative.

Tanti assistenti sociali, educatori, psicologi, genitori, volontari che hanno partecipato alle attivazioni coinvolgenti del Convegno, che hanno comunicato e condiviso le loro emozioni e le riflessioni connesse alle emozioni, sensibili all’utilizzo dell’intelligenza emotiva per far crescere i bambini e per aiutarli a rompere il silenzio sui problemi piccoli e grandi che condizionano la loro vita. Tante persone che non s’arrendono, che resistono all’ingiustizia e all’insensibilità diffuse. Grazie anche a loro! Tra queste persone ce n’è stata una che in un passaggio del convegno s’è commossa e non ha potuto esprimere i contenuti molto forti che avrebbe voluto esprimere. Non è riuscita ad intervenire portando il proprio vissuto emotivo, nel momento in cui conducevo l’attivazione proposta ai convegnisti, ma che poi mi ha portato nella pausa un bigliettino con il nome di un’emozione. Un’emozione straordinaria benefica e trasformativa: la gratitudine.
“Sentimento provato: gratitudine, per il vostro coraggio e la vostra determinazione, perché parlate e non vi fate fermare. Per le informazioni, per l’ascolto! Grazie!”