
06 Gen LA MAPPA DELLE EMOZIONI NEL CORPO
Un gruppo di ricercatori finlandesi ha recentemente elaborato una mappatura del corpo in relazione alle diverse emozioni. C’è un codice corporeo universale che associa le varie emozioni alle diverse parti del copro umano. Il corpo nelle sue varie articolazioni ha un rapporto speciale con la vita emotiva: il corpo svela, esprime, manifesta, svela, nasconde, conserva, memorizza le emozioni. Tra le emozioni e il corpo non può che esserci un rapporto profondo e ineludibile. Le emozioni sono contemporaneamente un fatto fisico e mentale. Servono all’organismo per adattarsi all’ambiente, per reagire alle difficoltà, per percepire i rischi e gli imprevisti e riprogrammare piani d’azione, per scaricare la tensione dall’interno all’esterno dell’organismo, per sopravvivere ai pericoli e alle circostanze difficili dell’esistenza, per poter comunicare e chiedere aiuto, per sentire la vita nelle sue possibilità relazionali e sociali e nella sua ineliminabile problematicità e drammaticità.
Della scoperta dei ricercatori finlandesi parla Edoardo Boncinelli in un articolo del 31 dicembre sul Corriere della Sera: «Un tempo si diceva che le emozioni vengono dal cuore, essenzialmente perché molte di esse le proviamo con i vasi sanguigni che circondano il cuore e che ci segnalano ogni palpito, cioè ogni accelerazione del battito e ogni sfarfallio degli stati d’animo. Il cuore ovviamente non c’entra niente, ma sono le diverse parti del cervello, e in particolare del sistema limbico, che ci elargiscono i palpiti, forti o deboli, della nostra emotività. Questo lo sappiamo noi che studiamo la materia, ma non lo sa l’uomo della strada che sente le sue emozioni nel corpo e che attribuisce al corpo la loro origine. È il cervello che fa risuonare una data regione del nostro corpo e poi noi ne prendiamo coscienza in un secondo momento, affermando che sentiamo questo o sentiamo quello. Il cervello cosciente, cioè la corteccia cerebrale, insomma, distingue e filtra le emozioni, ma queste si sono mosse da parti profonde del nostro cervello e sono rimbalzate alla corteccia passando per il corpo. Sembra tutto un po’ macchinoso, ma in realtà è semplicissimo: gestione ghiandolare e limbica degli eventi, loro valutazione, proiezione su varie parti del corpo e infine presa di coscienza, quando c’è, del tutto da parte della corteccia e del cosiddetto nostro io.
È molto interessante quindi che qualcuno abbia tentato di ‘mappare’ le nostre emozioni in regioni specifiche del nostro corpo, dandoci così la cartografia dell’inganno o, meglio, dell’incanto del nostro sentire più profondo. Invidia in volto, rabbia su petto pugni e viso, amore un po’ dappertutto e nostalgia che ai naviganti intenerisce il core. »