06 Nov La Wonder Woman e la bambina violentata
Che dire? Che dire arrivate a trent’anni, tre figli, un lavoro impegnativo?
Che dire? Che ogni mattina mi alzo sperando di sopravvivere ad un altro giorno.
Sperando che nessuno veda oltre la pedagogista, la roccia, la wonder woman…
Sperando che nessuno veda la bambina violentata da quando aveva sei anni, costretta a tacere perché il padre metteva una pistola alla testa delle due sorelline che dormivano e diceva: che fai amore mio?
Speriamo che nessuno senta le voci devastanti e laceranti della bambina dentro che continuamente urla di dolore, e a volte fa fatica a non buttarsi giù dai balconi.
Se solo qualcuno sapesse…quanto è straordinariamente coraggioso per me vivere una vita normale. Quanto ogni cosa mi appaia così straordinaria e meravigliosa, da non reggere il peso della normalità.
Ho tre meravigliosi bambini. Mi auguro che questo mi basti a sopravvivere…
A presto, se lo vorrà