L’ABICÌ DELLA MEDITAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA PER I BAMBINI. UN PROGETTO PER PORTARE LA CALMA NELLE SCUOLE

L’ABICÌ DELLA MEDITAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA PER I BAMBINI. UN PROGETTO PER PORTARE LA CALMA NELLE SCUOLE

In famiglia e nelle istituzioni i bambini sono spesso coinvolti da logiche e da comportamenti degli adulti che spingono alla fretta, all’efficienza, al perfezionismo, all’ansia legata alla richiesta di prestazioni talvolta contrastanti con le possibilità e le aspirazioni dei bambini. Una delle conseguenze è la comparsa, nelle nuove generazioni, di rilevanti segnali di irrequietezza, ipercinetismo, agitazione, ma anche di depressione, solitudine, difficoltà emotive e relazionali. Il corpo diventa spesso strumento inconsapevole di questi vissuti.

 

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Il bambino fatica a usare il corpo come una risorsa, anche nell’attività motoria strutturata, perché aumenta la distanza tra il corpo come strumento del fare e la mente come strumento per pensare a cosa si sta facendo.
Attraverso la meditazione possono ritrovare un momento di tranquillità e riscoprire il proprio corpo, sentire l’energia, la stanchezza o la tensione.

La meditazione, come pratica fisica, può migliorare nelle persone in età evolutiva la capacità di raggiungere e mantenere la calma, favorendo la possibilità di coltivare il benessere interiore. Occorre insegnare ai bambini e agli adolescenti la competenza dell’ascolto di sé: sapersi fermare ad ascoltare ciò che emerge dal proprio interno, pensieri, sensazioni corporee ed emozioni.

La pratica della consapevolezza può aiutare i minori a rimanere vicini a se stessi, attenti alle informazioni che arrivano dal corpo, dalla propria vita emotiva, contrastando l’agitazione e l’impulsività e facendo crescere l’autoconsapevolezza emotiva e l’autocontrollo.
La meditazione di consapevolezza tende a contrastare nei bambini la regressione e l’infantilismo, favorendo però il mantenimento dello spirito dell’infanzia, inteso come atteggiamento mentale profondo e positivo nei confronti della vita, è la capacità di vivere la dimensione del presente, di mantenere attenzione ed entusiasmo al succedersi degli stimoli dell’esistenza.

La cultura circolante nella società e nelle istituzioni educative finisce per enfatizzare la logica del fare, del calcolare, dell’avere. La meditazione di consapevolezza sollecita invece il rispetto e la valorizzazione della dimensione dello sperimentare, del sentire, dell’essere col proprio corpo.
La meditazione di consapevolezza consente ai bambini di riscoprire l’attenzione come qualità della presenza mentale, associata al rilassamento: abilità naturale e piacevole, che non deve essere rivolta solo o necessariamente agli oggetti imposti dagli adulti, ma può essere direzionata con effetti benefici verso il mondo reale e verso il mondo interno. L’allenamento all’attenzione, fondamentale nella meditazione, diventa uno strumento per stare bene e non per compiacere, spesso con modalità conflittuali, l’adulto.

I bambini non nascono tesi. Lo diventano, caricandosi di tensioni fisiche e mentali che spesso non hanno la possibilità di scaricarsi e di sciogliersi in un dialogo autentico, con i genitori, con gli insegnanti, con gli educatori. La meditazione di consapevolezza può contrastare nei bambini l’abitudine al pensiero negativo, la tendenza a sentirsi incapace, favorendo un orientamento mentale aperto, calmo, accogliente, positivo e migliorando l’autostima.

Infine, le pratiche meditative possono essere un importante strumento per il raggiungimento di alcuni obiettivi che hanno conseguenze di primaria importanza in ambito educativo: il rilassamento, la concentrazione, l’empatia.

Esistono diversi studi su protocolli di mindfulness proposti in età volutiva, in cui si evidenzia l’incremento, ad esempio, delle capacità attentive e di apprendimento, delle funzioni esecutive, del senso di benessere e delle abilità sociali (cfr. Napoli (2005), Biegel & Brown (2010), Flook (2010), Huppert & Johnson, 2010).

 

Finalità:

–  Aumentare la capacità di riconoscimento e contrasto dell’eccessiva e continuativa tensione fisica e mentale;

– Aumentare la capacità di portare l’attenzione sui movimenti del proprio mondo interno e del corpo nel mondo esterno; 

– Aumentare la capacità di orientare la mente su un unico oggetto;

– Aumentare la capacità di ascolto di se stessi e degli altri;

– Aumentare la capacità di modulazione dell’ansia e dell’irrequietezza.

 

Metodologia.Ai bambini verrà proposta l’esperienza diretta di alcune pratiche di base, immediatamente fruibili anche da chi non ne ha mai avuto esperienza. In questa fascia di età la pratica meditativa è una attività diversa da quella degli adulti, per questo la metodologia prevista prevede di muoversi e divertirsi. Proporremo attività che sollecitano la sperimentazione dell’uso del corpo, mediante la respirazione ed attraverso varie forme artistiche che coinvolgono il movimento del corpo nella sua interezza o nella motricità fine, che vanno dall’ascolto della musica alla colorazione dei mandala.