L’ascolto dell’abuso e l’abuso nell’ascolto. Abuso sessuale sui minori: contesto clinico, giudiziario, sociale

L’ascolto dell’abuso e l’abuso nell’ascolto. Abuso sessuale sui minori: contesto clinico, giudiziario, sociale

a cura di Claudio Foti
Franco Angeli Editore, Milano, 2002

L’ascolto dell’abuso sessuale sui bambini evoca almeno tre significati: a) è impegno di consapevolezza sulla consistenza e sulle caratteristiche del fenomeno; b) è capacità concreta di rilevazione degli indicatori della violenza; c) è, in senso più specifico, la capacità di accoglienza delle comunicazioni verbali del singolo bambino che è stato abusato o che potrebbe esserlo. nel percorso psico-diagnostico e psico-terapeutico, nel contesto giudiziario, nell’intervento di prevenzione e rilevazione. L’abuso nell’ascolto d’altra parte è l’assenza di comprensione e di condivisione, l’incompetenza, emotiva e cognitiva, nell’ascolto di un bambino: atteggiamenti che non consentono al bambino di esprimere autenticamente la propria vicenda, la propria bisognosità, la propria verità: l’abuso nell’ascolto si manifesta con interventi e atteggiamenti suggestivi vuoi in senso negativo (disorientanti e scoraggianti la comunicazione di un abuso che potrebbe essere accaduto), vuoi in senso positivo (persuadenti e inducenti la comunicazione di un abuso che potrebbe non essere accaduto).

Il testo, aperto da un saggio introduttivo di C. Foti “Per una teoria dell’ascolto dell’abuso” contiene gli interventi più rilevanti del Convegno organizzato a Torino nel 2001 dal Centro Studi Hansel e Gretel “Ascolto dell’abuso e abuso nell’ascolto”. Compaiono tra l’altro nella sezione sull’ascolto e sul mancato ascolto dell’abuso interventi di F. de Zulueta, P. Di Blasio, M. Dellavalle; nella sezione dell’ascolto nell’intervento psicologico interventi di F. Borgogno, E. Welldom, A. Vassalli; nella sezione dell’ascolto nel contesto giudiziario interventi di P. Forno, G. Gulotta, G. Guasto, L. De Rui.

Le tematiche affrontate sono di grande rilievo: le tecniche dell’ascolto attivo e dell’ascolto emotivo, l’empatia come capacità di esplorazione mentale dell’alterità, la suggestione negativa e positiva, le false denunce, le barriere psicologiche e sociali all’ascolto dell’abuso sessuale sui minori, le resistenze delle istituzioni socio-sanitarie e giudiziarie, l’ascolto del trauma e la psicoanalisi, l’ascolto nella prevenzione e nella rilevazione della violenza domestica, l’ascolto nel processo penale, la valutazione dell’attendibilità del minore, l’audizione protetta, la formazione degli operatori per lo sviluppo della capacità d’identificazione rispettosa e non proiettiva con il bambino abusato.

leggi: Per una teoria dell’ascolto dell’abuso, Claudio Fotireader_128