Quando la notte abita il giorno: l’ascolto del
 minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento. Sospetto, rivelazione, assistenza, giustizia.

Quando la notte abita il giorno: l’ascolto del
 minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento. Sospetto, rivelazione, assistenza, giustizia.

Quando la notte abita il giorno: l’ascolto del
 minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento. Sospetto, rivelazione, assistenza, giustizia.

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E’ il titolo di un convegno – rilevante ed innovativo – che si svolgerà il 26 e 27 Maggio 2016 • ore 9.00-17.30 presso Teatro Metropolis 
Via Gramsci, 4 • Bibbiano (RE)

E’ un convegno di grande importanza per il rilancio di un’attenzione della comunità sociale e della comunità degli operatori al tema della prevenzione e del contrasto dell’abuso sessuale sui minori e all’ascolto dei bambini vittima di violenza.

1. Il convegno esprime una nuova sensibilità del contesto istituzionale sociale e sanitario, che spesso si è mostrato disattento ed addormentato nell’impegno di tutela delle piccole vittime di abuso. Questo convegno nasce dall’esperienza diretta che il Servizio Sociale Integrato dell’Unione Val d’Enza e l’AUSL di Reggio Emilia hanno maturato per aiutare le persone di minore età vittime di violenza, sostenendole nei percorsi di cura e di tutela giuridica. Sono partner dell’iniziativa il gruppo di coordinamento regionale, che ha elaborato le “Linee di indirizzo regionali per l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso” D.G.R. 1677/2013, ed il Coordinamento provinciale per l’applicazione delle stesse.

2. Il convegno mette al centro l’ascolto come impegno che deve attivare la testa e il cuore degli operatori, l’ascolto senza il quale le vittime tendono ad essere dimenticare e prevale il bisogno difensivo dell’istituzione di autotutelarsi e il bisogno degli operatori di difendersi dalla sofferenza di chi rischia di non avere voce. “Perché ‘Quando la notte abita il giorno’? Perché occorre – risponde il depliant che pubblicizza il Convegno – dare visibilità e parola, per consentire soprattutto il riscatto personale di questi bambini che hanno bisogno di un ascolto consapevole, concreto, empatico, attento da parte del mondo degli adulti del loro contesto di vita.

3. Il convegno recepisce in modo originale alcune linee di lavoro che hanno caratterizzato il centro Studi Hansel e Gretel: in particolare l’attenzione all’intelligenza emotiva degli operatori come competenza irrinunciabile degli assistenti sociali, degli psicologi, del personale sanitario che vogliono sintonizzare con i sentimenti – spesso ambivalenti, confusi, angoscianti – delle piccole vittime di maltrattamento e di abuso. L’intelligenza emotiva come strumento er aprirsi all’ascolto dei più piccoli e dei più deboli per sbloccare i canali di comunicazione spesso ostruiti tra adulti e bambini.

Al convegno partecipano tra gli altri: Claudio Foti, direttore scientifico e Nadia Bolognini direttore dell’area evolutiva del Centro Studi Hansel e Gretel.