Il lato oscuro della rete … di Elena Comandé

Il lato oscuro della rete … di Elena Comandé

Un lato oscuro di Internet. Un mondo criptato in cui entra coloro che conoscono i circuiti informatici della pedofilia. Un mondo parallelo, segreto ai più, in cui sono pubblicati i video e le immagini più scabrosi e inquietanti. È un mondo in cui si accede spinti da un interesse perverso, più che da un interesse economico; motivati dall’obiettivo di trovare nuovo materiale eccitante capace di sfruttare senza scrupoli la valenza erotica ed attraente del corpo dei bambini. Due articoli provenienti da due giornali di opposte tendenze (“Il fatto quotidiano” ed “Il giornale”) portano l’attenzione sul problema.

stop-1131142_640.jpgdentro

E’ un mondo in cui chi entra deve fornire fotografie o video pedopornografici se no, in breve tempo, si rischia l’espulsione. Si tratta, quindi, di un’utenza mossa dall’esigenza di spingersi sempre oltre nell’illegalità della sfera sessuale: persone ossessionate da questo mondo nascosto di cui chi è fuori dal giro non è a conoscenza.

“Qui gira di tutto e non c’è limite all’indecenza. Ci sono scene e immagini ripugnanti che spesso non ho neanche il coraggio di guardare. Torture, violenze, sesso con gli animali. La zoofilia è uno degli argomenti più gettonati. Ci sono gruppi, discussioni e siti sull’argomento: ti ritrovi ovunque video e foto di questo genere. Sacrosanto: non tocca a noi giudicare i gusti delle persone”. Lo racconta al Fatto Quotidiano è un utente della darknet, di questo lato oscuro della rete cui si accede solo attraverso precisi indirizzi criptati,

In questo mondo esistono due categorie di utenti: i pedofili passivi che si limitano a guardare e quelli attivi che organizzano violenze e rapimenti”, scrive su “Il giornale” Francesco Curridori: http://m.ilgiornale.it/news/2016/01/02/ecco-il-web-oscuro-dei-pedofili-torture-stupri-e-violenze/1209454/

Riporta Curridori: “Secondo Christian Karam, capo del Lead Cyber Treat Research dell’Interpool, “l’abuso sessuale sui bambini nel web oscuro è un tema diverso dai soliti commerci illegali. Ai pedofili non importa dei soldi: sono interessati solo a trovare nuovo materiale. Foto fresche, video mai visti. Per poter entrare a far parte di un network di pedofili ed essere accettato nella loro cerchia devi condividere materiale originale”.Nel darknet nascono e muoiono luoghi virtuali più volte anche nell’arco temporale di una stessa giornata. Sono siti e forum cui la gente accede a precisi orari. Un reportage fatto dal sito online Cracked, racconta di una community dove si accede solo su invito.”

È una realtà spaventosa, ma nel contempo drammaticamente vera. Quello della pedofilia rimane un argomento a cui tutti siamo esposti. L’universo virtuale si presenta come una dimensione alla portata di molti, anche di quelle persone che non partecipano in maniera attiva all’abuso sui minori ma provano comunque piacere guardando video e immagini che lo raffigurano.

Sicuramente, tutto questo discorso susciterà in molti genitori una sensazione di profonda paura e disgusto. Tuttavia le emozioni spiacevoli che proviamo nei confronti di un determinato tema non possono portarci ad allontanarci da questo tema arrivando addirittura a negarlo. L’informazione e non l’evitamento rimane sempre la migliore difesa da attuare di fronte a ciò che più ci spaventa, anche se il primo impulso può essere quello di non guardare. La negazione di un pericolo non ci protegge dalla sua esistenza.

Il Centro Studi Hansel e Gretel si è spesso occupato, tra le sue numerose attività, del tema riguardante l’utilizzo di Internet da parte dei bambini. Sappiamo, infatti, che la tecnologia oggi è anche alla portata dei più piccoli, i quali risultano inesorabilmente attratti dallo schermo luminoso di un computer o di un tablet. Sebbene sia utile che i bambini imparino a familiarizzare con questo tipo di strumenti, questi possono esporre la cosiddetta generazione 2.0 a pericoli diversi. In primo luogo, in Internet non troviamo solo filmati tratti da cartoni animati o iniziative educative fatte apposta per i bambini. La rete nasconde diverse insidie. Immagini e filmati pornografici o violenti, infatti, sono quotidianamente pubblicati su siti facilmente accessibili da chiunque; a volte è possibile incontrarli anche involontariamente, cliccando su un punto sbagliato dello schermo. Dovrà essere premura dei genitori, quindi, difendere gli occhi e la mente dei propri bambini da questi contenuti iperstimolanti, confusivi e assolutamente inadatti alla loro età mentale ed emotiva: si tratta di tematiche che i bimbi non possono affrontare, poiché non hanno ancora sviluppato strutture mentali così forti da sostenere un contenuto emotivo così scombussolante.

Tags: