Dalla parte dei bambini: i bisogni e i valori dell’infanzia

Dalla parte dei bambini: i bisogni e i valori dell’infanzia

Dispensa del Centro Studi Hansel e Gretel n° 14
a cura di Claudio Foti

Le vie dell’inferno dei bambini sono lastricate di buone intenzioni etiche. Così inizia “Etica e infanzia”, uno scritto che ha avuto una funzione importante nel precisare i riferimenti teorici e le linee guida operative del Centro Studi Hansel e Gretel all’inizio del suo percorso. Viene delineata un’etica della comprensione contrapposta a quella della persecuzione, un’etica della conoscenza contrapposta a quella del giudizio, un’etica del rispetto delle emozioni contrapposta a quella dell’esaltazione della forza di volontà, un’etica dell’autenticità contrapposta a quella della formalità e del perfezionismo. Seguono due testi, che hanno una base di avvio comune – l’infanzia come valore e come risorsa – e due sviluppi ben distinti, anche se non divergenti: il primo scritto è dedicato all’analisi dei bisogni irrinunciabili dei bambini (bisogni di protezione, bisogni di sviluppare relazioni di accudimento, bisogni di futuro) e va nella direzione di un progetto sociale e politico. Il secondo mira a valorizzare le diverse dimensioni della “preziosità dell’infanzia” e si muove nella direzione di un approfondimento etico e culturale.

Si delineano i mattoncini di una nuova etica dell’infanzia e per l’infanzia: un’etica dell’ascolto e della sensibilità emotiva, un’etica dell’accettazione della realtà, un’etica del conflitto e del controllo degli impulsi, un’etica dell’interazione e dello scambio, un’etica della consapevolezza.

Solo se si prendono le distanze dalle rappresentazioni idealizzate dell’infanzia sul piano dell’ideologia, della politica e dell’estetica ci si può avvicinare empaticamente e costruttivamente alla condizione reale dei bambini, alla loro specifica ricchezza e problematicità, alla loro soggettività, portatrice di bisogni e valori concreti. Si può pervenire così ad un’etica del rispetto della persona del bambino, nella sua irripetibile individualità, ad un’etica della valorizzazione, autentica e non grandiosa, della soggettività vuoi del bambino, vuoi dell’adulto che lo ha in cura.

Dalla riflessione sui valori, dunque, all’analisi dei bisogni e dall’analisi dei bisogni alla riflessione sui valori. E’ il percorso di questa dispensa. E’ un percorso compiuto negli ultimi venti anni dal Centro Studi Hansel e Gretel. Un percorso difficile, con intoppi, incertezze e limiti, ma con qualche successo e con una precisa direzione: dalla parte dei bambini!

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leggi: Etica e Infanzia, di Claudio Foti