Come parlare della morte ai bambini. Dal lutto all’elaborazione, dal trauma al cambiamento

Come parlare della morte ai bambini. Dal lutto all’elaborazione, dal trauma al cambiamento

Dispensa del Centro Studi Hansel e Gretel
di Nadia Bolognini

Il riconoscimento e la gestione sana del lutto sono fondamentali per costruire il nostro benessere mentale e relazionale, così come sono stati fondamentali per la costruzione delle basi della nostra civiltà. Il dolore e la pietà per la scomparsa di esseri significativi, il confronto con la perdita e con il mistero della morte hanno sollecitato da sempre la comunità umana ad attivare la propria creatività psicologica, artistica e spirituale.

Ma nella società contemporanea si rinforza la tendenza a negare e ad evitare il confronto con la sofferenza e con la morte. Prevale sul piano educativo la tendenza illusoria ad iperproteggere i bambini dall’impatto con la dimensione negativa dell’esistenza.

Gli adulti sottovalutano, con gravissime conseguenze negative sull’evoluzione mentale di bambini, la capacità dei più piccoli di registrare informazioni concernenti la morte e il lutto; la necessità dei bambini di condividere e di elaborare i sentimenti del lutto; le risorse mentali presenti nei soggetti in età evolutiva che consentono loro di sopportare il dolore e di elaborarlo positivamente ai fini della loro crescita.

I bambini finiscono così per essere espropriati della loro possibilità di rapportarsi ad alcuni aspetti fondamentali, per quanto problematici, dell’esistenza. Molti genitori ed educatori pensano che i bambini siano talmente fragili da doverli iperproteggere dal confronto con la morte. In verità mettere in parola e condividere i sentimenti attorno alla morte riduce grandemente, in adulti e bambini, solitudine, angoscia, impotenza, depressione, sfiducia.

Aiutiamo dunque i bambini a parlare, anche perché questo è l’unico mezzo per capire quello che pensano e provano. Aiutiamoli a farci delle domande e rispondiamogli nel modo più veritiero possibile.

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