
12 Ott Come parlare della morte ai bambini. Dal lutto all’elaborazione, dal trauma al cambiamento
Dispensa del Centro Studi Hansel e Gretel
di Nadia Bolognini
Il riconoscimento e la gestione sana del lutto sono fondamentali per costruire il nostro benessere mentale e relazionale, così come sono stati fondamentali per la costruzione delle basi della nostra civiltà. Il dolore e la pietà per la scomparsa di esseri significativi, il confronto con la perdita e con il mistero della morte hanno sollecitato da sempre la comunità umana ad attivare la propria creatività psicologica, artistica e spirituale.
Ma nella società contemporanea si rinforza la tendenza a negare e ad evitare il confronto con la sofferenza e con la morte. Prevale sul piano educativo la tendenza illusoria ad iperproteggere i bambini dall’impatto con la dimensione negativa dell’esistenza.
Gli adulti sottovalutano, con gravissime conseguenze negative sull’evoluzione mentale di bambini, la capacità dei più piccoli di registrare informazioni concernenti la morte e il lutto; la necessità dei bambini di condividere e di elaborare i sentimenti del lutto; le risorse mentali presenti nei soggetti in età evolutiva che consentono loro di sopportare il dolore e di elaborarlo positivamente ai fini della loro crescita.
I bambini finiscono così per essere espropriati della loro possibilità di rapportarsi ad alcuni aspetti fondamentali, per quanto problematici, dell’esistenza. Molti genitori ed educatori pensano che i bambini siano talmente fragili da doverli iperproteggere dal confronto con la morte. In verità mettere in parola e condividere i sentimenti attorno alla morte riduce grandemente, in adulti e bambini, solitudine, angoscia, impotenza, depressione, sfiducia.
Aiutiamo dunque i bambini a parlare, anche perché questo è l’unico mezzo per capire quello che pensano e provano. Aiutiamoli a farci delle domande e rispondiamogli nel modo più veritiero possibile.